di Angelo Gerosa.
Benoît Hamon, il candidato più a sinistra nelle primarie del Partito Socialista Francese, contro ogni previsione, ha vinto il primo turno con il 36 per cento dei voti.,
Hamon, 49 anni, ex ministro dell’Istruzione (per un breve periodo nel 2014), affronterà al secondo turno Manuel Valls, primo ministro in carica (fino a poche settimane fa) e leader dell’ala moderata del partito.
Hamon ha centrato la propria campagna elettorale sulla proposta “estremista” del reddito universale (versione francese del reddito di cittadinanza) e la sua vittoria pertanto richiama due recenti episodi interni al campo progressista internazionale: la netta affermazione del “rosso” Jeremy Corbyn nelle primarie del 2015 del Partito Laburista inglese e l’ottimo risultato del socialista Bernie Sanders nelle primarie dell’anno scorso del Partito Democratico USA.
Ora Hamon, dichiarando che la sua vittoria è “un chiaro messaggio di speranza e rinnovamento”, tenta di rianimare il popolo della gauche transalpina, dopo la doccia fredda dei sondaggi che, unanimemente, lo escludono dal ballottaggio per le prossime elezioni presidenziali.
Nordmilanotizie augura ad Hamon di vincere anche il secondo turno delle primarie, perché solo svoltando a sinistra si può battere la destra, e la Francia non merita un governo lepenista.