ns. commento: dove vanno a finire i 250 milioni (1/4 di miliardo)? Perchè non vengono utilizzati per lo Stato Sociale di Diritto delle famiglie meno abbienti, per i giovani senza lavoro, per gli anziani, per chi non è autosufficiente e per chi il lavoro lo ha perso a 50 anni e nonostante tutto deve lavorare fino a 65 anni, prima di ricevere la pensione, è considerato “vecchio”! E’ una vergogna!
L’operazione della Guardia di Finanza è stata disposta nell’ambito dell’inchiesta “Fisher Lange”, l’indagine che ha portato il 17 luglio scorso all’arresto della famiglia Ligresti e di alcuni ex top manager della società le accuse di falso in bilancio aggravato e manipolazione del mercato.
MILANO – La Guardia di Finanza sta eseguendo un sequestro preventivo di beni per oltre 250 milioni di euro riferibili alla famiglia Ligresti. Il provvedimento riguarda alberghi di lusso, complessi immobiliari, conti correnti e polizze assicurative ed è stato emesso dal Gip di Torino Silvia Salvatori.
L’operazione è stata disposta nell’ambito dell’inchiesta “Fisher Lange”, l’indagine che ha portato il 17 luglio scorso all’arresto dell’intera famiglia Ligresti e di alcuni ex top manager di Fondiaria Sai con le accuse di falso in bilancio aggravato e manipolazione del mercato.
La misura cautelare è scattata in conseguenza dei nuovi accertamenti svolti dagli uomini del Nucleo di polizia tributaria di Torino, coordinati del procuratore aggiunto Vittorio Nessi e dal sostituto Marco Gianoglio. Secondo le stime delle Fiamme Gialle, il totale dei beni sequestrati (251,6 milioni) e riferibili alla Fondiaria Sai, alla famiglia Ligresti e agli altri ex manager arrestati, corrisponde al profitto illecitamente ottenuto attraverso i reati commessi dagli arrestati.
Tra i beni sequestrati in diverse parti d’Italia – sono 25 le province in cui stanno operando i finanzieri su disposizione del Gip di Torino – ci sono il “Principe di Piemonte” di Torino, il “Naxos Beach” di Taormina, il “Grand hotel Fiera Milano”, il “Golf hotel Campiglio”, gli alberghi della catena “Atahotels” e anche il comprensorio di Milano dove risiede la famiglia Ligresti.
Fonte: repubblica
postato da: Mario Piromallo