mio commento: la richiesta per l’adeguamento del contratto collettivo nazionale non è certamente stata esosa e oltretutto la cifra iniziale è stata limata, ma direzione dell’azienda non ha voluto andare incontro alle esigenze dei Lavoratori ed è rimasta su posizioni giudicate dai sindacati giustamente inaccettabili. Auspico, tutti noi auspichiamo, un ripensamento da parte della direzione della Fiat e una pronta ripresa della trattativa per risolvere la controversia. Mario Piromallo –
Fiat, è rottura sul contratto «Irricevibile aumento da 15 euro»
Nulla di fatto nella trattativa tra Fiat e i “sindacati del sì” sul contratto collettivo aziendale. Le parti sono tornate a riunirsi, oggi, all’Unione Industriale di Torino ma il nodo sulla parte economica non è stato sciolto. Motivo della rottura l’assenza di un accordo sulla cifra dell’aumento una tantum previsto per il 2014.
«La proposta dell’azienda – ha spiegato Ferdinando Uliano, segretario nazionale Fim Cisl – per l’una tantum era di 200 euro, quindi poco più di 15 euro lordi al mese, rispetto ai 390 euro proposti da noi per tutti i lavoratori, compresi i 30mila in cig. Nella fase ultima della discussione l’azienda è arrivata a 250 euro, ma noi abbiamo chiesto di non scendere sotto i 300. Su questo punto non è stato possibile raggiungere l’intesa».
E così, di fronte all’indisponibilità della Fiat di un aumento ‘una tantum’ per il 2014 per un ammontare «con un 3 davanti», i sindacati preannunciano «azioni di lotta». Eros Panicali, segretario nazionale Uilm, ha indicato che «lunedì (16 giugno) le segreterie nazionali si incontreranno per ufficializzare le iniziative da mettere in campo». «Le segretarie nazionali decideranno il blocco alla flessibilità degli straordinari – ha aggiunto Uliano – Auspichiamo che a fronte di queste decisioni Fiat possa cambiare la sua posizione».
Dopo l’interruzione dell’incontro odierno, Fiat e i sindacati dovrebbero rivedersi nei prossimi giorni, ma la data va ancora definita. L’azienda ha indicato che «le distanze con il sindacato non si sono colmate»precisando che «ci hanno chiesto un aumento pari a 390 euro, poi sceso a 300, e l’azienda ha risposto che a determinate condizioni poteva arrivare a 250».
fonte: l’Unità
http://www.unita.it/economia/fiat-trattativa-contratto-marchionne-sindacati-fim-fiom-uilm-ugl-pomigliano-melfi-mirafiori-torino-1.574124