“Qui da noi
le parole
invecchiano
come vestiti” (da Maiakovski)
se dignità, libertà, etica
e cosucce così, di poca soma,
le sentiamo lontane mille miglia
e delle cose morali ce né frega assai.
Adesso son vecchio abbastanza
e posso assicurarvi che nella mente
della specie umana
abita la morte e sempre ci accompagna.
Indicandoci, saggia,che termine ha ogni cosa
e a nulla varrà imporre la nostra potenza…
Ma non sempre questo induce alla saggezza.
La metafora che Mida , re
insaziabile, accumulava ricchezza
e finì fuso nel suo stesso oro,
non ha salvato potenti dal cercare
per sé l’onnipotenza
del potere sorretto da ricchezza
accumulata non importa come .
Alcuni poi, e son di casa nostra,
tentano disperatamente di negare
che con l’età arriva l’impotenza
e s’arrovellano in trucchi meschinelli,
si riempiono di peli artificiali
e di tinture al nero, corrono
a farsi plastiche facciali,
si attorniano (corrompendo\comprando)
di giovani pulzelle e brutta gente,
nella illusione, scema, di durare
imbrogliando sé stessi …
Sanno di Dorian Gray,
conoscono il romanzo di Goethe
eppure, protervi, privati di lucida mente
inutilmente arrancano… verso dove?
Verso la lor fine è certo. E verso il niente …
Mi direte è affar loro, per noi non cambia niente.
Qui vi sbagliate, il danno ci colpisce.
Mettete che il nostro Mida di turno fosse,
metti caso, a capo di un paese?
A chi dice
della sua morale non m’impiccio,
ricordo che il discredito apportato
porta un danno agli affari dello stato,
qualcosa succede al pubblico bilancio.
Credo ci sia poco da scherzare
perché i soldi, alla fine, sono i nostri.
Pagheremo…
E non ci lascieranno neanche i cocci.
Renzo Baricelli
(febbraio 2011)