F. Innocenti: dalla Innocenti alla Lambretta

1° settembre 1891 – Ferdinando, padre della Lambretta e produttore della Mini

immagine da Rock e Martello

Il 1° settembre 1891 nasce a Pescia Ferdinando Innocenti, figlio di Dante: Il ragazzo intraprendente impara a fare il fabbro e nel 1906 fonda le “Ferramenta Innocenti”, un’azienda specializzata in recuperi e vendita di ferrame usato. Il giovane Innocenti, ritrovatosi alla guida dell’impresa a soli diciotto anni segue affascinato le sperimentazioni tecniche per l’utilizzo dei tubi nelle costruzioni e decide che quello sarà il prodotto del futuro. Fa proprie le tecnologie della Dalmine, adotta il sistema di montaggio/smontaggio messo a punto dalla britannica Scafolding e trasferisce baracca e burattini in quel di Roma. Lo stabilimento dell’Urbe produce ponteggi per l’edilizia e impianti d’irrigazione ottenendo commesse prestigiose, dal sistema d’irrigazione dei giardini del papa a Castelgandolfo alle tribune “posticce” per gli stadi che ospitano i mondiali di calcio del 1934. Nel 1933 apre i battenti lo stabilimento di Lambrate che, anche grazie alle commesse belliche, diventa un’area industriale così importante e così grande da poter deviare anche il corso del fiume Lambro. Ai motori l’Innocenti arriva nel dopoguerra quando, in piena ricostruzione, si pensa a un mezzo leggero capace di rispondere alle nuove esigenze di mobilità della popolazione italiana. La prima idea è quella di produrre uno scooter sfruttando l’esperienza e la tecnologia nel lavorare le lastre d’alluminio. Il primo progettista è il colonnello D’Ascanio che, dopo una lite con Ferdinando, se ne va alla Piaggio dove inventerà la Vespa. Gli subentra un altro ex ufficiale, il colonnello Torre, che progetta la Lambretta, destinata a un grande successo negli anni Cinquanta. Il primo a pensare alle automobili è Luigi Innocenti, figlio di Ferdinando e subentratogli alla guida dell’impresa che, dopo vari tentativi, prende contatti con la britannica BMC per produrre su licenza l’Austin A40, un’utilitaria a due porte spinta da un motore da 950 cc. Proprio sulla base della A40 l’Innocenti realizza, con l’aiuto della Ghia, le Innocenti 950 Spider e Coupé. Nel 1963 fa anche il tentativo di inserirsi nel segmento delle vetture medie a quattro porte con la Innocenti IM3, versione italiana della Morris 1100. Il miglior momento dal punto di vista produttivo della casa di Lambrate coincide con il boom della Mini, la rivoluzionaria vetturetta britannica divenuta uno dei simboli della rivoluzione giovanile degli anni Sessanta. Innocenti inizia a produrla su licenza nel 1965. L’anno dopo Ferdinando Innocenti muore.