Expo: hostess di Padiglione Italia a casa dopo un mese

mio commento: la precarietà nel lavoro è un male assoluto. Oltre a dover lavorare per salari ridotti e senza tranquillità di un futuro certificato, Lavoratrici e Lavoratori vengono (mal)trattati senza alcun riguardo. Questo dovrebbe essere il raggiunto benessere sbandierato da ogni parte. Mario Piromallo

Expo, pasticcio assunzioni: le hostess di Padiglione Italia a casa dopo un mese soltanto

Una quarantina i ragazzi a casa dall’oggi al domani. “Chiesta la nostra disponibilità fino a ottobre. Avevamo firmato solo per il primo mese, ci avevano detto che il rinnovo era automatico”

di TIZIANA DE GIORGIO, MATTEO PUCCIARELLI

Un nuovo pasticcio con rimpallo di responsabilità, e di mezzo come al solito ci va chi lavora. Hostess e steward di Padiglione Italia contrattualizzati con Manpower, una quarantina di persone, se ne tornano a casa dopo un mese esatto di servizio. C’è la motivazione ufficiale, fornita dalla stessa società interinale, che fra le altre cose ha vinto l’appalto per la gestione dei contratti di “Expo Spa”: “Avevamo l’incarico per il primo mese, terminato il quale esisteva la libertà da parte di Expo di scegliere un altro fornitore”.

Libertà che Expo (o Padiglione Italia, chi sia il responsabile formale non si sa bene, entrambe le entità scaricano la “colpa” sull’altra) si è presa. Forse perché, e questa è la motivazione ufficiosa, la gestione del servizio operata dall’agenzia interinale non è stata all’altezza. “Gentile lavoratore, la informiamo che il servizio di accoglienza presso Padiglione Italia gestito da Manpower si concluderà il 31 maggio 2015, per questo motivo il contratto di somministrazione da lei sottoscritto non potrà essere prorogato”, è il messaggio che si sono ritrovati nella propria casella di posta elettronica i ragazzi che avevano superato le selezioni.

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Una comunicazione che lasciava spazio a pochi dubbi, arrivata a tre giorni dal rinnovo del contratto promesso durante i colloqui. “Ci hanno chiesto la disponibilità fino a ottobre – racconta una delle giovani, rimaste a casa dall’oggi al domani – abbiamo firmato solo per il primo mese ma ci avevano dato tutte le istruzioni per iscriverci sul loro sito, spiegandoci che il rinnovo sarebbe stato praticamente automatico”. La loro esperienza all’Esposizione universale si è quindi conclusa con un “la preghiamo di riconsegnare entro tale data il pass di accesso al sito e badge per la timbratura direttamente presso la filiale Expo presente nel sito”.

Inutile avere nulla in più di ufficiale. “Le comunicazioni sono terminate così – spiegano due steward – ma la voce che gira è che la colpa sia da attribuire a una cattiva gestione del personale da parte di Manpower”. La questione lavoro dentro al sito di Rho-Pero finora è stata assai movimentata e fitta di polemiche e accuse. Sindacati, governo, Expo Spa e Manpower presero degli accordi circa un anno fa sul tipo di contratto da applicare ai lavoratori dei padiglioni (per gli assunti dalla società di via Rovello le garanzie erano già state fissate) che poi, di fatto, non erano stati rispettati dalla stessa Manpower. Che difatti dovette fare marcia indietro e rivederne le condizioni (migliorandole, ovviamente) dopo la protesta e la minaccia di cause di Cgil, Cisl e Uil.

fonte: la Repubblica

http://milano.repubblica.it/cronaca/2015/06/04/news/expo_pasticcio_assunzioni_le_hostess_di_padiglione_italia_a_casa_dopo_un_mese-115994831/