Ex Impregilo: botta e risposta tra La Corte e Billo

Ho letto la lettera dell’ex consigliere verde Orazio La Corte (e sì, proprio colui che pur di essere eletto consigliere comunale ha legato il suo nome al NO alla costruzione di un centro di preghiera islamico, alleandosi a qualche transfuga leghista, e ciononostante non è stato rieletto consigliere comunale), postata oggi su Sestonotizie e non trovo parole.

L’ex Impregilo è occupata ed il buon Orazio se ne guarda bene dallo scrivere una sola parola di commento su questo fatto ma si limita a cercare la polemica con SEL colpevole, a suo dire, di voler trasformare in case popolari lo stabile occupato.

Ovviamente il mio partito si è guardato bene dal formulare la proposta inventata di sana pianta dal Sig. Orazio La Corte e non perché non ci piacerebbe avere qualche centinaia di alloggi pubblici in più ma per il fatto che non esiste la possibilità giuridica ed economica di realizzare un esproprio simile, esproprio che potrebbe tramutarsi in un vero affare per la proprietà che si vedrebbe corrispondere un valore molto più alto di quello reale vista la situazione pessima del mercato degli spazi per uffici.

Evidentemente la voglia di polemizzare con la sinistra non gli ha neppure dato il tempo per leggere il nostro comunicato stampa.

E a proposito di polemiche sulle scelte relative all’ormai annoso PII Falck, continuare a votare contro ogni proposta di soluzione per queste grandi aree ha portato i Verdi sestesi al trionfo o alla scomparsa elettorale ?, prima o poi ogni forza politica dovrebbe trarre le conclusioni rispetto alle sue azioni !

Ma, a parte questo, mi resta la curiosità di comprendere cosa pensa lui dell’iniziativa assunta dall’Unione Inquilini e dal movimento dei senza casa e della necessità di riqualificare ed utilizzare questo importantissimo stabile sestese dismesso da troppo tempo.

Noi di SEL, con la trasparenza che ci contraddistingue, lo abbiamo scritto. Lui no!

Umberto Billo (del Direttivo cittadino di SEL)

Leggi l’articolo di Orazio La Corte

Leggi nostro precedente articolo sull’argomento