di Angelo Gerosa.
Il GUE (Sinistra Unitaria Europea e Verdi nordici), con 52 deputati (stesso numero di deputati dei verdi) è il quinto gruppo del Parlamento europeo dopo popolari, socialisti/democratici, conservatori, e liberali, e con le elezioni della prossima primavera potrebbe incassare un risultato ben migliore.
Infatti, nonostante l’atteso successo delle liste sovraniste e di estrema destra, è lecito attendersi un ottimo risultato da parte dei più importanti partiti aderenti al GUE.
E considerando la prevista debacle di popolari, socialisti, conservatori e liberali, il GUE potrebbe posizionarsi nella ristretta cerchia dei principali eurogruppi.
E’ lecito aspirare a questo salto di qualità in quanto la sinistra in Spagna, Francia, Germania e Portogallo ha compiuto passi da gigante.
FRANCIA. Alle scorse elezioni europee il Front de Gauche (FG) con il 7%, elesse 4 deputati. Alle elezioni presidenziali del 2016 quel 7% triplicò, infatti l’erede di FG, France Insoumise, ottenne il 20% (ed il Partito socialista si fermò al 6,3%). Anche alle legislative del 2017 la sinistra ha sorpassato il Partito socialista con circa il 17%, seppur diviso in più liste (France Insoumise 17 deputati con il 11,3%, PCF 10 deputati con il 3% e 6 deputati ad altre liste).
SPAGNA: Podemos e Izqueirda Unida alle europee del 2013 con rispettivamente l’8% ed il 10% elessero 10 deputati a cui si aggiunse un deputato basco. Ma i risultati elettorali più clamorosi si sono registrati alle amministrative del 2015, con l’elezione dei sindaci a Madrid, Barcellona, Saragozza, La Coruña, Pamplona, Cadice, Santiago de Compostela e Badalona e con le elezioni politiche del 2016, dove l’alleanza Unidos Podemos ha conseguito il 21,15% (71 deputati, terzo partito del paese).
GERMANIA: la Linke nell’europarlamento ha “solo” 7 deputati in quanto alle elezioni del 2014 si fermò a 2,2 milioni di voti, ma alle elezioni politiche del 2017 ne ha presi circa il doppio (4,3 milioni di voti).
Un voto radicato nei Land operai e soprattutto nei territori dell’ex DDR, ove spesso è il secondo partito, e governa, in coalizione con Verdi e SPD, a Berlino e in altri Land, tra cui la Turingia ove esprime il governatore. Al GUE aderisce anche la deputata del partito animalista tedesco, ed alle prossime elezioni potrebbe aggiungersi la Lista Pirata (alle elezioni europee in Germania non vi è sbarramento).
PORTOGALLO. Alle scorse elezioni europee il PCP con il 12,6% elesse 3 deputati ed il Blocco di Sinistra (BE) con il 4,6% elesse 1 deputato. Alle elezioni politiche del 2016 questi partiti complessivamente hanno portato i loro consensi al 18,8% ed il BE è divenuto il terzo partito del paese. Ora, grazie anche al lavoro svolto all’interno della maggioranza di governo con i socialisti, si prevede una ulteriore avanzata.
Nota Il GUE ora poggia su 4 gambe politiche: il Partito della Sinistra Europea (24 deputati), gli indipendenti (24 deputati) l’Alleanza Verde Nordica (2 deputati) e gli Animalisti (2 deputati). Con le prossime elezioni debutterà una quinta (e robusta) gamba: “Ora il Popolo”, aggregazione a cui hanno già aderito la spagnola Podemos, il portoghese BE, France Insoumise ed i partiti della sinistra svedese, danese e Finlandese.