Empatia con i terremotati
Sento un’onda che si alza
dalle viscere della terra si alza
e sommerge la mente
e sconvolge ogni cosa
e nulla è più come prima
brandelli di mente spezzati
cercano tra le rovine altri pezzi
per mettere insieme qualcosa
un pensiero sensato
una frazione di tempo
un ricordo lontano
per capire chi sei
un odore di casa
un sapore saputo
ma tutto resta offuscato
come da polvere di macerie
nelle città crollate
le vie sono scomparse
qualche segnale indicatore appare
ma non indica niente
si teme la prossima scossa
dal profondo il tremitio non cessa.
Aspetto la pioggia che dilava l’aria.