C’è qualcuno che farà saltare qualsiasi proposta che vada in senso
opposto alla intesa con Berlusconi (o con quelli che fanno
berlusconismo anche senza Berlusconi) .
In primis Grillo, che ha l’obbiettivo di andare alle prossime
elezioni (più o meno anticipate) potendo gridare all’inciucio PD- PDL
eccetera eccetera.
Poi altri, non propriamente del PD, e sono tanti: tutti quelli che in
questi mesi hanno sparato su Bersani e la sua allenza con SEL e che
sono rimasti delusi dasll’esito delle primarie del centro-sinistra.
Tutti costoro non hanno mai rinunciato al loro obbiettivo, cioè quello
di tagliare ogni minimo legame dedl PD con la sinistra e con SEL in
particolare.
Poi quelli che all’interno del PD hanno ambizioni, interessi e quindi
obbiettivi e strategie politiche molto ambigue e pensano a un PD (o
come si chiamerà) del tutto “autonomo” dal movimento dei lavoratori.
In particolare da quello che fa riferimento alla cultura e alla
esperienza storica della CGIL.
Infine mettiamoci quelli che agiscono affinchè sia la stessa CGIL a
“smacchiarsi da sola”.
Non penso ovviamente alla esistenza di un diabolico e organico piano
diretto da un unico centro di potere.
Penso che la crisi è pesante e spinge alla azione molte forze,
all’interno di una società complessa come quella italiana.
Se l’insieme di queste spinte finisse per risultare del tutto
prevalente all’interno del PD, e occorre tutto l’impegno ad ogni
livello perchè questo non si verifichi, ma se così non fosse, allora
c’è da augurarsi che una parte importante del Pd non ci stia e
distingua nettamente le sue responsabilità.
Purtroppo la partita non si presenta facile. E’ vero che, comunque,
non ci sarà la “fine della storia”. Ma ricostruire la speranza di
futuro sarebbe assai faticoso e lungo. Ecco perchè insisto: l’impegno
di tutti adesso, in queste ore, in questi giorni.
Renzo Baricelli Sesto S.G. 19 febbraio 2013