Electrolux: Tagli a stipendi del 40%

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Electrolux, l’azienda: «Tagli a stipendi del 40%»

mio commento: Proposta indecente, Stato Sociale di Diritto devastato e ciò è inammissibile. Possibile che non ci sia altra via di uscita? Sono sempre i lavoratori a dover pagare! Mario Piromallo –

Tagli agli stipendi del 40% per “salvare” Electrolux.

Questa la proposta “choc” dell’azienda, «irricevibile» per i sindacati. Nella pratica si tratterebbe di un passaggio da 1.400 euro mensili a 7-800. L’orario verrebbe ridotto a 6 ore. Per il ministro Zanonato è necessario ridurre i costi di produzione. E quindi del lavoro: «In Italia c’è un problema legato all’esigenza di ridurre i costi del lavoro» | Serrachiani il 30 ottobre 2013 a l’Unità disse: «Il governo fermi i tagli»

Una riduzione di circa il 40% di stipendio per salvare i quattro stabilimenti italiani di Electrolux. È la ‘proposta choc’ che l’azienda ha formulato oggi ai sindacati durante l’incontro che si è tenuto a Mestre (Venezia). Come riferiscono i metalmeccanici la proposta per evitare la chiusura delle fabbriche di Susegana, Porcia, Solaro e Forlì è quella di accettare un taglio dei salari dagli attuali 1.400 euro mensili a 700-800 euro, con una riduzione dell’orario a 6 ore. Se il piano non sarà accettato, avverte il gruppo svedese che produce elettrodomestici, sempre secondo quanto riferiscono fonti sindacali, l’azienda bloccherà gli investimenti previsti in Italia.

Serrachiani il 30 ottobre 2013 a l’Unità disse: «Il governo fermi i tagli»

IL MINISTRO ZANONATO: «ALTI I COSTI DI PRODUZIONE»
I prodotti italiani nel campo dell’elettrodomestica «sono di ottima qualità ma risentono di costi produttivi che sono superiori a quelli dei nostri concorrenti». Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato rispondendo ad una domanda sulla vicenda Electrolux a margine di un convegno alla Farnesina. Per il ministro bisogna quindi riuscire a «ridurre i costi di produzione, tra cui c’è il problema del costo del lavoro». Zanonato ha comunque assicurato che il governo è pronto a «dare una mano a questo comparto strategico per la nostra industria».

CHIUSURA PORCIA: DECISIONE RINVIATA AD APRILE
Nessuna decisione sulla temuta chiusura dello stabilimento di Porcia, 1200 dipendenti, vicino a pordenone, è stata annunciata questo pomeriggio dall’ Electrolux nel confronto con i sindacati.

Per mantenere la fabbrica pordenonese l’azienda, secondo fonti sindacali, ha spiegato che non sono sufficienti le misure di contenimento del costo del lavoro e del salario annunciate per gli altri 3 stabilimenti italiani di susegana, forlì e solaro, ma sono necessari interventi specifici della regione e del governo. Secondo la proposta aziendale, gli stipendi potrebbero ridursi da 1.400 euro al mese a circa 800. ci sarebbe anche un taglio dell’80% dei 2.700 euro di premio aziendali, l’implementazione del contratto di solidarietà a 6 ore, il blocco dei pagamenti delle festività, la riduzione di pause, permessi sindacali (-50%) e lo stop agli scatti di anzianità. domani sono state organizzate assemblee nelle fabbriche e sono prevedibili scioperi con manifestazioni all’esterno.

fonte: l’Unità

http://www.unita.it/economia/electrolux-l-azienda-per-salvarla-br-tagli-a-stipendi-del-40-1.547808