Electrolux: 1 operaio su 3 rischia il posto

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Electrolux: 32 milioni di investimento su Porcia, ma quasi un operaio su tre è di troppo

Presentato il piano industriale per lo stabilimento friulano: la linea dell’alto di gamma è confermata a condizione che passi la riduzione del personale. L’azienda considera in esubero 298 addetti alle linee (su circa mille) e 18 impiegati su 64.

ROMA – Trentadue milioni di euro di investimenti in 3 anni e 316 esuberi. E’ questa la proposta di Electrolux, che l’azienda ha sottoposto ai sindacati, per evitare la chiusura dello stabilimento di Porcia, in provincia di Pordenone. Lo si apprende da fonti dell’azienda mentre il tavolo con i sindacati è ancora in corso in un albergo di Roma. E’ la prima volta che l’azienda presenta un piano industriale sullo stabilimento friulano che occupa circa mille persone e che era il sito più a rischio nel programma presentato nelle scorso settimane dal gruppo svedese anche al tavolo di crisi aperto al ministero dello sviluppo economico.

Secondo le stesse fonti, l’investimento di 32 milioni di euro “porterà al rafforzamento dell’alto di gamma a Porcia che è già specializzato nella gamma alta del prodotto”. La cifra di 32 milioni, spiega l’azienda, “parte dal presupposto che siano confermate le sei ore di lavoro più le due di solidarietà”. L’azienda, sottolineano le stesse fonti, ha indicato come indispensabile il rifinanziamento per i contratti di solidarietà, in modo da proseguire con lo schema del ‘sei piu’ due’, mentre considera percorribile l’ipotesi di poter ricorrere alla solidarietà. Confermata infine la volontà di ridurre di tre euro il costo sull’ora lavorata, “ma senza impatto sui salari”, provando “ad agire sulle leve fiscali e contributive”. Un punto, questo, per il quale secondo la Fiom dovrà svolgere un ruolo cruciale il governo.

Il piano dei tagli, in particolare, riguarda 316 esuberi calcolati sullo schema delle sei ore più due di solidarietà: 298 operai (su circa mille) e 18 impiegati (su 64).

Electrolux ha rivisitato anche il piano industriale per lo stabilimento di Susegana, in provincia di Treviso, per il quale ha prospettato il mantenimento della produzione di 94 mila frigoriferi della linea Cairo 3 dei 158 mila che inizialmente aveva previsto di trasferire in Ungheria. Qui è confermato in 329 il numero degli esuberi previsti.

“Lo consideriamo solo l’inizio della trattativa, un punto di partenza da cui proseguire per sviluppare un discorso più articolato e più soddisfacente”. ha detto la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani: “L’oggetto vero della discussione e il nodo da sciogliere – ha proseguito – non è il numero dei posti di lavoro da tagliare, ma la qualità dell’investimento strategico nello sviluppo dello stabilimento. Questo sarebbe un piano industriale propriamente detto, altrimenti continuiamo a parlare di esuberi e di riduzione del potenziale produttivo, che non ci interessano”.

Positive anche le reazioni della Fim Cisl: “E’ molto importante quanto emerso finora nella riunione tra la Electrolux e le organizzazioni sindacali – ha detto Anna Trovò, segretaria nazionale Fiom – ; il piano industriale illustrato contiene infatti investimenti per 150 milioni di euro nei prossimi quattro anni destinati agli impianti di Porcia, Susegana, Solaro e Forlì”.

fonte: la Repubblica

http://www.repubblica.it/economia/2014/02/17/news/electrolux_porcia_non_chiude_ma_316_lavoratori_di_troppo-78875505/?ref=HREC1-33

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