Effetto Renzi

Come abbiamo già avuto modo di osservare i sondaggi elettorali hanno perso molto valore da quando la gran parte degli elettori contattati dai sondaggisti si rifiuta di indicare la propria preferenza elettorale.
Un fenomeno rilevante confermato in occasione di ogni recente appuntamento elettorale con l’evidente incapacità dimostrata da tutte le società demoscopiche di prevedere il voto scaturito dalle urne.
Diventa così interessante studiare il comportamento dei pochi elettori disponibili a dichiarare la propria intenzione di voto (o non voto).
A questa fatica si è recentemente dedicato l’Osservatorio CISE con risultati che appaiono significativi.
Secondo questo studio rispetto alle elezioni politiche dello scorso 24 febbraio il Centro Sinistra (PD, SEL) confermerebbe il proprio elettorato nella misura del 80%, il Centro Destra (FI, LN, NCD e FI) nella misura del 47%, il M5S nella misura del 45% ed il cosiddetto Terzo Polo (Monti e Casini) nella misura del 29%.
Tra gli astensionisti il 72% confermerebbe il non voto, il 13% voterebbe Centro Sinistra, il 9% Centro Destra ed il 5% M5S mentre SEL recupererebbe il 14% degli elettori delle liste escluse dal parlamento (essenzialmente Rivoluzione Civile di Ingroia).
Il dato più inatteso parrebbe scaturire da quel 13% di elettori che il 24 febbraio votarono Centro Destra ed oggi voterebbero PD. Pure il 27% degli elettori del Terzo Polo ed il 12% degli astensionisti oggi voterebbe PD. Vuoi vedere che l’”effetto Renzi” esiste per davvero?
Angelo Gerosa