Dopo il decreto Salvini sull’immigrazione, tante le critiche che condannano il lavoro del nostro ministro degli Interni. Su tutte spicca la critica di Gino Strada, fondatore di Emergency, a cui il decreto proprio non va giù.
Strada dichiara, ad un’intervista a Radio Capital, di pochi giorni fa, che si tratta del più recente atto di guerra contro i migranti che sono ormai diventati i capri espiatori del momento. “Questa guerra”- ha sottolineato il fondatore di Emergency- “E’ un provvedimento che con la Costituzione Italiana e con i trattati internazionali non c’entra niente” Il decreto contiene infatti emendamenti a dir gentilmente anacronistici, come ad esempio la revoca della cittadinanza italiana in caso di furto. Continua Strada: “Ora non vorrei che gli italiani prendessero l’esempio di rubarsi 50 milioni e li restituissero in comode rate mensili”. L’osservazione è ovviamente riferita agli ultimi eventi che hanno caratterizzato l’operato della Lega, partito che governa e poi continua a dibattere solo su come gestire il fenomeno migratorio. Quello che spaventa il fondatore di Emergency è il senso intrinseco di questi atteggiamenti che riguarda la mancanza di umanità che caratterizza certe argomentazioni e che soprattutto si rifà alla logica di un nemico da attaccare, da costruire basandosi su stereotipi e su menzogne prive di fondamento.Per Strada la colpa di tutto questo è della politica e non degli italiani, poiché dagli italiani negli ultimi anni sono arrivati molti esempi di grande accoglienza. Poi la politica, secondo il fondatore di Emercency: “Ha spudoratamente dichiarato guerra ai migranti e di conseguenza a tutte le ONG e associazioni volontarie che hanno duramente lavorato per aiutarli e dargli in qualche modo accoglienza”. Il ragionamento dei nostri politici è che di fatto se esseri umani affogano in mare, sono problemi loro, l’importante è che non arrivIno ad intasare le nostre coste e a rubarci fantomatici posti di lavoro, facendoli passare come razze inferiori, nemici su cui riversare il proprio odio e soprattutto la grande frustrazione che alberga nel nostro paese. Conclude Strada:”Mi piace pensare che le migrazioni soltanto un cretino può pensare di fermarle”. Di fatto le migrazioni ci sono sempre state è hanno rappresentato linfa vitale per le società.