Alla Camera dei Deputati c’è chi manifesta evidenti disturbi della personalità. Uno stato di repressione permanente, un qualche trauma, non sappiamo ma ciò che porta il leghista Bonanno ad inveire in aula con preoccupante periodicità contro Sinistra Ecologia Libertà deve essere qualcosa di serio. Quel continuo riferimento alla sodomia lanciato come corpo contuntende non ferisce Sel ma milioni di italiani e italiane che hanno lottato affinchè le proprie scelte di vita non siano nella disponibilità del Federale di turno. Diritti conquistati e diritti ancora da acquisire. Tra orango e banane sembra poca cosa ma è ulteriore segno della quota di navigazione di questa legislatura. Una ricerca di carattere pubblicitario esercitata nei pertugi peggiori che dovrebbe però trovare maggior sanzione soprattutto quando a frugare a mani nude in quel fango sono figure di rilievo istituzionale. Questo accade invece assai poco, troppo poco, creando l’idea di una licenza poetica possibile piuttosto che dell’inaccettabilità del razzismo e dell’omofobia. Questo in generale ma nel modesto specifico, vista da vicino, questa ossessione di Bonanno assomiglia molto ad un vorrei ma non posso. Cosa bisognosa di un’occhiata, da qualcuno di bravo.
Daniele Farina, deputato milanese di Sinistra Ecologia e Libertà
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