Da Craxi a Renzi (passando da Berlusconi)

fabrizio Cicchitto, una volta socialista lombardiano (cioè della corrente di sinistra interna del PSI, dove erano confluiti anche i socialisti rivoluzionari, gli oppositori del centro-sinistra “organico” e gli ex-massimalisti antisovietici) poi ex capogruppo del Pdl e ora presidente della commissione Esteri della Camera, spiega che la nuova area politica che deve rimanere a spingere il governo “deve allargarsi a tutte le forze politiche parlamentari che finora frantumate e divise hanno sostenuto Renzi certamente in condizioni di subalternità. Visto che Renzi è una cosa e il Pd è un’altra non credo che esistano le condizioni che queste forze entrino nel Pd, ma invece devono aggregarsi autonomamente”.

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