Contrasto al caporalato
PROPOSTA DI LEGGE N. 3379
Norme per il contrasto dell’intermediazione illecita di manodopera
Per sconfiggere il caporalato, accanto a un sistema di misure che puniscano le imprese che si rendono complici dello sfruttamento illecito della manodopera, occorre prevedere un sistema premiale per valorizzare le imprese innovative, sane e strutturate, che intendono operare sul terreno nel pieno rispetto delle regole, sottoscrivendo un rinnovato modello contrattuale che, al fine di costruire un nuovo equilibrio tra impresa e lavoro, sostenga la crescita e il lavoro e che garantisca diritti e tutele sindacali.
La regione italiana che si è aggiudicata il primato delle buone pratiche nel contrasto al lavoro non regolare, guadagnandosi per questo anche un premio dall’Unione europea, è stata la Puglia che, con la legge n. 28 del 2006, ha fatto da apripista di un percorso legislativo che arginasse il deprecabile fenomeno dell’intermediazione illegale di manodopera.
Premesso tutto questo e partendo dal presupposto che il problema dell’economia sommersa venga affrontato predisponendo una strategia complessiva, che tenga conto sia degli aspetti riguardanti la vigilanza e il controllo, sia di quelli più strettamente attinenti allo sviluppo settoriale e territoriale, fra gli obiettivi prioritari della presente proposta di legge si segnala quello di un sistema che premi gli imprenditori che perseguano obiettivi di sviluppo economico, rispettando le disposizioni contrattuali e di legge.
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Adriano Zaccagnini