Condanna De Magistris interviene Stefàno (SEL)

di Angelo Gerosa. Si complica la vicenda della condanna in primo grado di De Magistris, vicenda dagli evidenti risvolti nazionali considerato che il sindaco partenopeo diventerà tra pochi giorni Presidente della più grande Città metropolitana d’Italia dopo Milano.
Luigi De Magistris è stato condannato a 15 mesi di carcere per il reato di abuso d’ufficio consumato al tempo in cui era il magistrato inquirente dell’indagine “Whi Not”, indagine finalizzata ad accertare presunte irregolarità imputate ad una agenzia di lavoro interinale calabrese, agenzia in rapporto anche con personaggi politici, tra cui Romano Prodi, Francesco Rutelli e Clemente Mastella che poi vennero dichiarati estranei ai fatti.
La sentenza di condanna di De Magistris censura il fatto che nell’ambito di quella inchiesta vennero effettuate intercettazioni telefoniche di parlamentari senza la prevista autorizzazione parlamentare.
Il presidente della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari del Senato, Dario Stefàno (Sel), che solo pochi mesi fa si occupò della decadenza di Berlusconi da senatore, si è espresso con chiarezza: «L’articolo 11» della Severino «prevede per il sindaco che viene condannato, anche con sentenza non definitiva, per abuso d’ufficio, la sospensione d’ufficio dalla carica. Sospensione che può durare al massimo diciotto mesi».
L’esponente di SEL cita anche dei precedenti: «il decreto del prefetto di Brindisi con cui è stato sospeso il sindaco di Fasano, e quello del prefetto di Latina che aveva sospeso il presidente della Provincia».
Per il Presidente della Giunta delle immunità parlamentari quindi «la norma è chiara» e sarebbe solo una questione di tempi tecnici legati alla trasmissione della sentenza dal Tribunale di Roma alla prefettura di Napoli.
De Magistris ha dichiarato che non intende dimettersi.
Se mai venisse sospeso da un provvedimento prefettizio gli subentrebbe il vice sindaco Tommaso Sodano del PRC e questa sarebbe una ulteriore complicazione della vicenda in quanto Sodano è già stato condannato a 18 mesi di carcere per resistenza e violenza a pubblico ufficiale in rapporto ad avvenimenti accaduti divesri anni orsono nel corso di una manifestazione politica (in particolare Sodano è stato dichiarato colpevole di aver aggredito una vigilessa).
Il PD partenopeo si è immediatamente espresso chiedendo le dimissioni del sindaco ed il ricorso alle urne.
In previsione di nuove elezioni si parla di Gennaro Migliore (ex capogruppo di SEL a Montecitorio ora passato al Gruppo Misto) come possibile candidato alle primarie del centrosinistra sponsorizzato da Matteo Renzi.