Con un libro di Vittorio Sereni in mano

 E ci siamo rivisti ancora qui
un poco dispersi per nebbie,
che si fumano su da nevicari,
che son solo rammenti scuri
di quelli lombardi pacati e solenni.
E ci siam rivisti ancora entrare
per circoli, per bar, poche le luci,
inseguiti, quasi percossi, dalle tv
biascicando qualcosa tra i denti,
stringendo, Sereni, un libro di poesie.
E ci siamo rivisti ancora:
il cappello larghe tese, barba sbilenca,
gli occhi spenti come forse quel vecchio
che “porca – vociferando – porca” si animava,
“Lo diceva all’ Italia. … Di schianto come una donna
che ignara o no a morte ci ha ferito”.
con quel “porca” che mi ronza
sosto e col cappello in mano sto
lievi sorsi d’aria a mendicare.

28 febbraio 2013

Adelio Rigamonti