Comuni: stop rapporti col governo su Stabilità

Lo annuncia il presidente dell’Anci Fassino: «Con questa legge di stabilità ai Comuni mancano 1,5 miliardi». L’associazione interrompe i rapporti con il governo, chiede un incontro con Napolitano e uno con Letta. Che risponde a Confindustria: «Conti a posto tengono basso lo spread» | Confindustria: «Manovra debole. Dalla crisi danni di una guerra»

L’Anci, l’associazione dei Comuni, interrompe i rapporti istituzionali con il governo per le misure della legge stabilità, chiede con urgenza un decreto correttivo e un incontro con Napolitano: «mancano 1,5 miliardi». La protesta arriva dopo che oggi Confindustria ha bocciato la manovra.

– Confindustria: «Dalla crisi danni di una guerra»

I sindaci – ha detto il presidente dell’Anci e sindaco di Torino Piero Fassino – chiedono un ultimo tentativo, «un sussulto di consapevolezza e responsabilità» per cambiare il ddl di stabilità che «sulla Iuc configura una secca e inaccettabile riduzione di risorse ai Comuni per il 2014 per circa un miliardo e mezzo». «Chiediamo quindi – ha affermato Fassino – che il governo vari nel consiglio dei ministri del 27 dicembre un decreto correttivo. Se così non fosse si aprirà un’esplicita fase di conflittualità che parte oggi con la non partecipazione Anci alla Conferenza unificata».

Fassino scriverà al presidente della Repubblica per chiedere un incontro in cui porterà «in modo autorevole e formale il profondo disagio di tutti i sindaci». Un secondo incontro «urgente» lo chiederà a Enrico Letta per esortare il primo ministro ad «adottare, entro fine anno, un provvedimento che consenta di assicurare ai Comuni le risorse necessarie per garantire i servizi ai cittadini». «Renzi condivide le nostre preoccupazioni», ha riferito ancora Fassino.

LETTA A CONFINDUSTRIA: CONTI A POSTO
ABBASSANO LO SPREAD
Il premier intanto è a Bruxelles dove si tiene un vertice tra capi di Stato e di govenro il Consiglio europeo discute questa sera degli incentivi finanziari da concedere ai Paesi che si impegnano per le riforme. L’Italia, ha confermato il presidente del Consiglio arrivando alla sede del Consiglio, è favorevole: «Siamo a favore che ci siano incentivi per fare le riforme quindi io affronto questa discussione senza timori, forte della nostra ragione e forte anche del fatto che l’Italia ha i conti a posto e quindi non abbiamo nulla da temere».

Quanto alle critiche di Confindustria Letta replica: «Io ho la responsabilità di tenere in equilibrio la barca dell’Italia. Voglio che ci siano strumenti per la crescita senza sfasciare i conti pubblici. Nessuno ha la bacchetta magica, nessuno stampa moneta e io penso che gli imprenditori e la Confindustria dovrebbero essere i primi a sapere che tenere i conti a posto vuol dire far calare lo spread (il differenziale nel rendimento tra titoli italiani e tedeschi, ndr), come oggi che siamo arrivati a 219, il punto più basso in due anni e mezzo».

fonte: l’Unità
http://www.unita.it/economia/comuni-governo-stabilit%25C3%25A0-anci-fassino-soldi-letta-legge-confindustria-politica-economia-sindaci-1.540639