mio commento: fi e fdi hanno perso l’occasione per evitare l’ennesima caduta di stile. Le 19 vittime di Piazza Fontana, conteggiando anche Giuseppe Pinelli, meritano di essere ricordate e onorate. L’uscita dall’aula ha dimostrato, se ce ne fosse stato ancora bisogno, che le divisioni politiche esistono ed esisteranno sempre. Oltretutto è veramente impossibile ci possa essere qualcosa da condividere con le forze politiche di destra. A questo punto, ritengo naturale evidenziare le differenze e personalmente, non ho nessuna intenzione di accomunarmi a fdi e fi e credo sia così per tutte voi lettrici e voi lettori di Nordmilanotizie. La storia è l’elemento che conferma la profonda diversità di vedute tra i due schieramenti e, come dice fi, credo non ci sia nulla da fomentare, basta dare un senso a quanto è successo nel ventennio e il gioco è fatto. Mario Piromallo
Milano, l’Anpi commemora Piazza Fontana in Comune e Fratelli d’Italia lascia l’aula
Il tweet del premier Renzi: “Una ferita mai guarita nel nostro Paese”. De Corato (FdI) e Osnato (FI): “Dovevano intervenire solo le istituzioni, ma il centrosinistra ha scelto di fomentare divisioni”.
Milano e l’Italia ricordano il 45esimo anniversario della strage di piazza Fontana. “Un pensiero commosso alle vittime della strage, una ferita mai guarita nel nostro Paese”, scrive su Twitter il premier Matteo Renzi. E nella città della strage, oltre alle tradizionali cerimonie di ricordo, si tiene una seduta straordinaria del consiglio comunale alla quale partecipano anche i rappresentanti di altri due Comuni segnati da episodi di stragismo: Bologna e Brescia. Anche il leader della Cgil, Susanna Camusso, ha parlato del senso del ricordo di quanto avvenne 45 anni fa. “Il Paese avrebbe diritto di sapere davvero cosa è successo”.
“Vogliamo onorare il valore della memoria affinché non si dimentichi”, ha detto in apertura di consiglio comunale il presidente dell’aula, Basilio Rizzo, il quale ha rimarcato il fatto che quanto avvenuto alla Banca nazionale dell’agricoltura “è una ferita ancora aperta” che causò “19 vittime”, conteggiando anche Giuseppe Pinelli e il commissario Luigi Calabresi, ma a cui “Milano seppe reagire”. Per il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, “è importante testimoniare il legame tra le due città segnato da una storia tragica di stragismo, con similitudini drammatiche sulla matrice e vicende giudiziarie infinite”. Sulla stessa linea anche il vicesindaco di Bologna, Silvia Giannini, che ha ricordato come per Piazza Fontana, Piazza della Loggia e Bologna “sappiamo molto, ma abbiamo il diritto di avere piena giustizia”. Al momento del ricordo a Palazzo Marino sono intervenuti anche Carlo Smuraglia, presidente dell’Anpi e del Comitato permanente antifascista per la difesa dell’ordine repubblicano, e Carlo Arnoldi, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime di Piazza Fontana.
Proprio l’intervento di Smuraglia ha provocato polemiche: Fratelli d’Italia e Alleanza nazionale hanno abbandonato l’aula per protesta. “Dovevano intervenire solo le istituzioni e invece il centrosinistra ha scelto di fomentare divisioni”, hanno commentato Riccardo De Corato (FdI), vicepresidente del consiglio comunale, e Marco Osnato, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. “Qualche giorno fa, durante la riunione di capigruppo, avevamo chiesto che in consiglio parlassero solo i sindaci di Milano, Brescia e Bologna, dove avvennero le stragi, e le associazioni dei parenti delle vittime. Invece si è scelto di strumentalizzare questo anniversario doloroso, sfruttando le contrapposizioni ideologiche. Si è scelta la politica dell’attrito, proprio in un giorno in cui il messaggio doveva essere l’opposto. Ancora una volta si è deciso di alimentare la divisione politica piuttosto che condividere l’obiettivo della ricerca della verità e della giustizia”.
Piazza Fontana “simbolo del nostro dolore, ma anche del nostro riscatto”, aveva detto il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, durante la seduta consiliare. Né lui né il governatore lombardo Roberto Maroni e neanche il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, hanno poi preso parte alla tradizionale cerimonia di deposizione delle corone davanti all’ex Banca nazionale dell’agricoltura, teatro 45 anni fa della Strage di Piazza Fontana. Al loro posto il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris, il sottosegretario regionale Giulio Gallera, l’assessore provinciale Franco De Angelis. Motivi di salute e impegno imprevisto i motivi, rispettivamente, delle assenze del sindaco e del presidente lombardo. Fra i presenti al momento di ricordo il presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo, il procuratore capo Edmondo Bruti Liberati, il prefetto Francesco Paolo Tronca e il segretario della Camera del lavoro, Graziano Gorla. Ridotta la contestazione da parte dei centri sociali rispetto agli anni passati: il piccolo gruppo di antagonisti ha preso di mira più soprattutto Cattaneo.
fonte: la Repubblica
http://milano.repubblica.it/cronaca/2014/12/12/news/milano_l_anpi_commemora_piazza_fontana_in_comune_e_forza_italia_lascia_l_aula_con_fratelli_d_italia-102738223/