di Renzo Baricelli
Scontro Berlusconi – Renzi
La settimana scorsa, da quando Matteo Renzi ha dovuto mollare l’impegno di accordarsi con Silvio Berlusconi per indicare il candidato alla presidenza della Repubblica, altrimenti avrebbe determinato la spaccatura del Partito Democratico, abbiamo visto reazioni durissime di Forza Italia e di Alfano.
E oggi, martedì 4 febbraio, lo scontro è scoppiato senza mezzi termini.
Non era passata neanche un’ora dal giuramento del Presidente Mattarella che subito tutta la squadra di Renzi impegnatissima ad affermare con grande forza e sicumera che il metodo Mattarella non si sarebbe assolutamente ripetuto per approvare la legge elettorale (italicum) e le riforme istituzionali (cambiamento della Costituzione, abolizione del Senato con elezione diretta dei cittadini e così via).
Guai a chiunque nel PD avesse osato tentare di modificare le norme in discussione nei due rami del parlamento.
Ovviamente tutte queste dichiarazioni di Renzi “il turbo alle riforme” e della sua squadra puntavano a recuperare il consenso di Berlusconi e il voto favorevole di Forza Italia.
Sembra proprio che non siano servite a nulla, e questo è confermato da quello che è successo oggi,
cioè la conclamata fragorosa rottura del patto tra Renzi e Berlusconi cioè dell’ormai famigerato “patto del Nazzareno”.
E’ impensabile che gli esponenti del PD, sempre stati in disaccordo con Renzi nel merito di punti decisivi delle proposte che uscivano dal Nazzareno, si mettessero adesso a sostenerle loro.
Come minimo vorranno vedere accolte le loro proposte che sono di sostanza e non di forma.
Berlusconi già in campagna elettorale (vedi l’intervista integrale di oggi a Rai news 24) e Renzi?
Tutti quelli che hanno tentato di nascondere che insieme a quella di Berlusconi e di Alfano c’era anche la debolezza di Renzi credo che abbiano materia per riflettere.
Vedremo nelle prossime ore e nei prossimi giorni come andranno le cose.
Se dovesse dimostrarsi una impossibilità di ricucitura dell’intesa con Berlusconi per le cosiddette riforme, anche l’attuale maggioranza di governo potrebbe venire meno, rivelarsi insufficiente.
Magari Renzi potrebbe trovare altri voti ma sarebbe comunque un cambio di maggioranza e potrebbe essere indispensabile consegnare le dimissioni al Presidente Mattarella e rifarsi dare il mandato per la formazione di un nuovo governo….