Cofferati, l’ultima tentazione: strappo a sinistra e addio al Pd
In queste ore l’ex leader della Cgil sta riflettendo. Non mancano le sollecitazioni a partire dalla componente civatiana. Stefano Quaranta, Sel, rilancia l’idea di un cartello alternativo: “Non possiamo stare con chi si è alleato e si alleerà con il centrodestra”
di WANDA VALLI
La tentazione, per Sergio Cofferati, si chiama nuovo centrosinistra. Vale a dire una coalizione dai confini netti, non sfrangiati, una coalizione che, sotto forma di lista civica, potrebbe decidere di presentarsi, nuova e sola, alle elezioni regionali di maggio. Magari con lui alla guida. Con tutte le conseguenza del caso, a partire dall’addio al Pd, il partito di cui il “Cinese”, come lo chiamavano in Cgil, è stato tra i fondatori. Per ora è (quasi) tutto quieto.
Certo c’è una serie di telefonate di chi sta provando a immaginare scenari, tempi, rischi e possibilità concrete. E c’è un partito, il Pd, appunto, strattonato dal dopo Primarie. Un Pd che deve riuscire a trovare la strada giusta, tra la necessità di provare a ricucire e gli scenari, futuribili ma non troppo. In sintesi: il nuovo centrosinistra, che a sentir molti, sembra ormai cosa fatta. A cucire le fila del centrosinistra nuova versione, provvede “Rete a sinistra” di Sel, del mondo ecologista, della sinistra dem di Civati.
Per tutti loro l’appuntamento è per mercoledì pomeriggio alle 17.30 al Teatrino degli Zingari nella Comunità di San Benedetto. Luca Pastorino deputato, è civatiano da sempre. E, anche, un mediatore per carattere. Questa volta, però, non ci sta. La vittoria della Paita con il centrodestra a supporto non gli è andata giù. Conferma: “Ho detto al Pd che cosa penso di tutto quello che è successo, ma il partito è spaccato e c’è poco tempo per ricucire”.
Aggiunge: “Sono stufo di mediazioni, senza contare che alcune situazioni proprio non si possono rimettere insieme. Noi poniamo un problema morale, di principio, non di numero di voti in più o in meno”. E allora? Allora domani i civatiani si incontrano in assemblea, aspettando che, sempre domani, Cofferati dica che cosa vuole fare. E’ il primo passo fondamentale, vista la posta in gioco: una lista civica aperta alla società civile e lo strappo definitivo del Cinese dal Pd.
Intanto, Stefano Quaranta, deputato di Sel, che per primo, a caldo aveva sbarrato la strada all’ipotesi di un possibile appoggio alla Paita, ora conferma. E rilancia. Così: “Noi ci rivolgiamo, in modo trasversale, a tutti quelli che sono rimasti sconcertati da quanto è successo. Un disagio che non è solo del Pd, è trasver- sale anche questo”.
Poi Quaranta ribadisce: “La candidatura Paita non è di centrosinistra, tant’è che si è rivolta al centrodestra, noi abbiamo già espresso le nostre perplessità sul come si è arrivati alle Primarie, vale a dire senza prima aver tracciato un bilancio sulla giunta uscente, senza avere immaginato le prospettive per quella nuova”. Errori che “Rete a sinistra” non vuol ripetere. Quaranta: “Vogliamo costruire una vera coalizione di centrosinistra, che abbia come protagonista la società civile”. Ma chi potrebbe essere il candidato o la candidata alla presidenza? Per ora si aspetta Cofferati, il primo obiettivo resta ritrovarsi intorno a un progetto politico, ma “le disponibilità ci sono” garantiscono.
La conferma arriva da Genova, dove qualcuno ha anche provato a capire che aria tira dalle parti dei Cinque Stelle. Porte sbarrate. Per il resto si vedrà. Se Cofferati sceglierà di essere protagonista di un altro clamoroso strappo: l’addio al Pd, il suo partito. O se, invece, aspetterà solo quella “soddisfazione morale” che può fargli archiviare il voto di domenica scorsa.
fonte: la Repubblica
http://genova.repubblica.it/cronaca/2015/01/16/news/cofferati_l_ultima_tentazione_strappo_a_sinistra_e_addio_al_pd-105087734/?ref=HREC1-4