Cofferati lascia il Pd: “Non posso più restare”

Cofferati lascia il Pd: “Non posso più restare”

L’europarlamentare, sconfitto alle primarie, dopo le dure critiche sulla gestione delle votazioni, ha deciso di lasciare il suo partito. “Se emergono reati, porterò le carte in Procura”

di AVA ZUNINO

Il dado è tratto. L’europarlamentare Sergio Cofferati, sconfitto alle primarie del Pd per la scelta del candidato presidente della Regione, ha deciso di lasciare il suo partito. “Non posso più restare in questo partito. In un partito che non dice nulla su quanto accaduto in Liguria – ripete – io non posso più restare. E’ decisione per me difficile e dolorosa – aggiunge Cofferati – perché sono uno dei 45 fondatori del Pd. Ma esco ugualmente. Esco dal Pd non per fondare un altro partito: esco dal partito. Questo è”.

“Primarie? utili ma devono essere riviste” – “Mi ero convinto durante la campagna che si preparavano comportamenti difformi da quelli che dovrebbero riguardare le primarie. Ho sempre sostenuto l’utilità di questo strumento, che ha larghe pecche e si deve rivedere alla radice, ma continuo a pensare che devono essere mantenute cambiando le modalità con le quali vengono fatte. Quelle di oggi hanno alterato i modi di farle e rappresentare le cose”.

I 13 seggi incriminati – Poi, Cofferati ha aggiunto: “Sono 13 i seggi incriminati con due fatti gravi: il modo anomalo con cui hanno partecipato al voto alcuni stranieri (foto) e l’inquinamento attraverso il voto sollecitato e ottenuto del centrodestra, che si è mobilitato per votare alle primarie del centrosinistra: così non ci sono più le primarie, visto che una parte vuole entrare pesantemente in casa altrui”.

“Porterò le carte in Procura” – “Quando le carte della commissione di garanzia del Pd saranno pronte, sarà mia cura portarle alla procura della Repubblica. Se nel mancato rispetto delle regole emergeranno anche elementi che configurano un reato non lo deve dire la commissione ma lo deve dire la magistratura”, ha concluso l’europarlamentare.

“Inaccettabile il silenzio del partito” – Infine, Cofferati ha sottolineato di avere “trovato inaccettabile il silenzio del mio partito, tranne per il fatto che il ministro Pinotti è venuta qui teorizzando una situazione nella quale si desse vita a un governo con il centrodestra. Ieri Renzi ha proclamato Raffaella Paita candidata senza usare il garbo di aspettare i lavori della Commissione”.

Cofferati, che ha appena cominciato il suo secondo mandato Bruxelles, ha dato l’annuncio ufficiale in una conferenza stampa convocata nel foyer del teatro lirico Carlo Felice. La decisione dell’europarlamentare dopo una lunga discussione con i suoi collaboratori e con quella parte di dirigenti del Pd genovese e ligure che lo avevano sostenuto alle primarie.

La sua insofferenza nei confronti del modo con cui si sono svolte le primarie (video) era già emersa quando ancora le operazioni di voto erano in corso e poi i comitati che lo sostengono avevano presentato gli esposti esaminati ieri

dalla commissione del garanti di coalizione.

Sul tavolo questioni di merito, sul voto, ma anche di prospettiva politica sul cammino di un partito, il Pd, che guarda al centro e pensa ad alleanze con formazioni come l’NCD.

fonte: la Repubblica
http://genova.repubblica.it/cronaca/2015/01/17/news/cofferati_verso_l_addio_al_pd_l_annuncio_ufficiale_tra_un_ora-105151575/?ref=HREA-1

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