Cinisello ricorda Antonio Gramsci nell’80° anniversario della morte

GRAMSCI – Intellettuale e militante nella crisi tra due epoche.

L’Amministrazione Comunale di Cinisello Balsamo ha fatto “bingo” dedicando il 72^ anniversario della Liberazione ad Antonio Gramsci nell’ottantesimo anniversario della sua morte avvenuta a seguito della lunga detenzione nelle carceri fasciste il 27 Aprile 1937.

Il 29 Aprile 2017 presso il Centro Culturale “Il Pertini” si è svolto un Convegno per rendere omaggio a uno dei più grandi intellettuali e politici del secolo scorso con illustri relatori.

L’Auditorium era strapieno in ogni posto.

Chi vi scrive ha contato 209 posti a sedere tutti occupati!

Questo ha sorpreso anche l’Assessore alle Politiche Culturali Andrea Catania ed il Sindaco Siria Trezzi che con coraggio hanno proposto questa data vicina al ponte del Primo Maggio. Ed invece i cittadini di Cinisello Balsamo e delle vicine località  hanno risposto con partecipazione ed entusiasmo e perche no? con curiosità,  per conoscere più da vicino un uomo che a ragione si può definire uno dei più grandi pensatori del ‘900.

Il Convegno, moderato da Martino Iniziato de “La Città”, si è sviluppato in maniera del tutto originale ed inusuale: dapprima ricordando il legame che lega Cinisello Balsamo con Gramsci. La piazza principale della città è intitolata a lui e nei giardini di Via Giovagnoli a Villa Rachele c’è una pietra con la scritta “Gramsci è vivo”   ma quasi nessuno sa che nella notte di Natale del 1925 egli si trovava a Cinisello per partecipare a un congresso provinciale clandestino del Partito Comunista d’Italia. Terminato il dibattito Gramsci fu ospitato a Balsamo nell’abitazione del comunista Enrico Bigatti in un cortile in Via Martinelli (la corte del Luisoeu) dove rimase nascosto per tre giorni.

Il Convegno poi, con l’interpretazione dell’attore Dario Maria Dossena, ha fatto conoscere alcuni brani dei suoi scritti.

Vi è stata poi una narrazione scenica della fiaba (chi l’avrebbe detto Gramsci autore di fiabe?) “Il topo e la montagna” di Oneiros Teatro. Per l’esito riuscitissimo dell’iniziativa non posso non ricordare la Sezione ANPI di Cinisello Balsamo ed il Circolo AMIS Emilio Lussu.

Dopo la fase di spettacolo ecco l’intervento dei relatori.

Pier Paolo Cavagna, pedagogista, ha parlato di Gramsci traduttore per l’infanzia ed il suo contributo allo sviluppo della fantasia dei piccoli e per concludere il Prof. Angelo D’Orsi dell’Università degli Studi di Torino che ha presentato la sua ultima opera “Gramsci. Una nuova biografia” edita da Feltrinelli.

Il Prof. D’Orsi, studioso di Gramsci da 40 anni (e perciò così sapete che ho più di 40 anni…) con un tono da grande affabulatore ha intrattenuto i presenti raccontando di un Gramsci intimo, della sua infanzia, adolescenza e maturità fino ad arrivare al periodo della sua detenzione dal 1926 al 1937 anno della sua morte.

Un Gramsci tradotto in ben 41 lingue e che può annoverare migliaia di titoli ed opere a lui dedicate. Un Gramsci che ha superato la fase della caduta del Muro di Berlino ed è ancora letto e richiesto perché il suo pensiero, il suo comunismo non è ancora giunto e realizzato.

Federico Di Lucchio – Redazione