Ci sarà una terza guerra mondiale per l’acqua?
È una domanda che si è fatto ieri Papa Francesco.
Purtroppo le sue parole non hanno provocato il dibattito che meritano: nessuna prima pagina e nessun editoriale, ed è davvero un peccato.
Milioni di persone bevono ogni giorno acqua contaminata e, come ci dicono le Nazioni Unite, milioni di bambini muoiono per questa ragione.
Una situazione che potrebbe diventare ancor più drammatica nei prossimi anni, a causa dei cambiamenti climatici e del notevole incremento demografico planetario.
La comunità internazionale potrebbe fare molto, agendo concretamente e velocemente.
È questione di pietas umana, ma anche profondamente politica: in un mondo così interconnesso ogni tragica ingiustizia o calamità in un punto del globo finirà per provocare conflitti e tragedie anche nel resto del pianeta.
Perché quella terza guerra mondiale non vi sia bisogna impegnarsi per due cause fondamentali: tutelare i beni comuni e i diritti umani, e battersi contro un modello di sviluppo sempre più incompatibile con la vita del pianeta.
Questo viene prima di tutto.
fonte: N. Fratoianni pagina di Facebook
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