L’ex ministro nemico dei fannulloni ha dato degli asini a noi dell’“L’Espresso”, rei di aver raccontato i suoi eccezionali affari immobiliari, la travagliata carriera per diventare ordinario e le tante assenze all’Europarlamento. «Tutto falso», ha detto e ripetuto, chiedendoci pure 7,5 milioni di euro di danni. Il giudice, però, ieri gli ha dato torto su tutta la linea, condannandolo a pagare anche 30 mila euro di spese legali.
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