Cent’anni con Charlot: il giorno in cui Chaplin si trasformò in icona
Il 7 febbraio del 1914 il personaggio fa la sua prima apparizione nel secondo cortometraggio dell’attore, “Kid Auto Races at Venice”. Negli anni successivi diventerà un beniamino del pubblico fino al periodo d’oro dei grandi film e all’arrivo (devastante) del sonoro. Così quel vagabondo, patetico e dignitoso, è diventato un monumento della storia del cinema.
SCRIVEVA Charles Chaplin a proposito della sua celeberrima creatura, Charlot: “Quel modo di vestire mi aiuta a esprimere la mia concezione dell’uomo medio, dell’uomo comune, la concezione di quasi tutti gli uomini, di me stesso. La bombetta troppo piccola rappresenta lo sforzo accanito per poter apparire dignitoso. I baffi esprimono vanità. La giacca abbottonata stretta, il bastoncino e tutto il comportamento del vagabondo rivelano il desiderio di assumere un’aria galante, ardita, disinvolta. Egli cerca di affrontare coraggiosamente il mondo, di andare avanti a forza di bluff: e di questo è consapevole. Ne è così consapevole che riesce a ridere di se stesso e anche a commiserarsi un po’”.
fonte: La Repubblica – di ROBERTO NEPOTI
http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2014/01/31/news/charlie_chaplin_charlot-77231669/?ref=HREC1-32