Il cellulare

Il cellulare (poesia di Ernesto Cardenal, poeta, sacerdote, rivoluzionario, scrittore, politico nicaraguense)

Parli nel tuo cellulare,

e parli e parli.

Senza sapere come è stato fatto e meno ancora come funziona,

però che importa.

La cosa grave è che non sai, come nemmeno io sapevo, che molti muoiono in Congo,

migliaia e migliaia, per quel cellulare muoiono in Congo.

Nelle loro montagne c’è il coltan, oltre a oro e diamanti.

Usato per i condensatori dei telefoni cellulari.

Per il controllo dei minerali, corporazioni multinazionali fanno questa guerra infinita.

Cinque milioni di morti, in 15 anni, e non vogliono che si sappia.

Paesi di immensa ricchezza, con popolazione poverissima.

L’ottanta per cento delle riserve mondiali di coltan stanno in Congo.

Il coltan vi giace da 3.000 milioni di anni.

Nokia, Motorola, Compaq, Zenith, comprano il coltan.

Anche il Pentagono, anche la corporation del New York Times, e non vogliono che si sappia.

Non vogliono che la guerra finisca, per continuare a strappare il coltan.

Bambini da sette a 10 anni estraggono il coltan, perché i loro piccoli corpi entrano nei piccoli buchi,

per 25 centesimi al giorno.

E muoiono mucchi di bambini per il pane del coltan,

martellando la pietra che cade loro addosso.

Anche il New York Times non vuole che si sappia.

E’ così che non si sa, di questo crimine organizzato delle multinazionali.

La Bibbia identifica: giustizia e verità e l’amore e la verità,

quindi l’importanza della verità, che li farà liberi.

Anche della verità del coltan.

Coltan dentro il tuo cellulare, in cui parli e parli.