casapound ed i marò in India

Di tutte le curiose proposte avanzate in questi mesi per risolvere il caso dei due marò, senza ombra di dubbio la più assurda è quella avanzata oggi da CasaPound Italia. I “fascisti del terzo millennio” sembrano in realtà essere rimasti ai primi del ‘900 e, ignorando che l’India è una delle più grandi potenze mondiali, hanno pensato bene di proporne al Parlamento Italiano nientemeno che… l’invasione. Proprio così: l’associazione di estrema destra martedì prossimo farà un sit-in sotto a Piazza Montecitorio per chiedere sostanzialmente di riportare i due fucilieri di marina in patria. Come? Visto che il governo italiano non c’è riuscito con le buone, può provare con le maniere forti, dimettendo Mario Monti, chiudendo l’ambasciata italiana in India e quella indiana in Italia, avendo però cura di “sequestrare” l’ambasciatore asiatico fino al ritorno dei due marò. Poi Casapound propone il ritiro immediato delle nostre truppe da tutti gli scenari internazionali, in polemica con Onu, Nato e Unione Europea. Ma gli ultimi due punti del manifesto preparato da Casapound sono i più curiosi: “Manovre militari nelle acque internazionali a largo del Kerala” e, infine, “Preparazione di una operazione di intervento militare in India a seguito di una qualsiasi condanna dei nostri soldati”. “E’ il momento di reagire – spiegano i fascisti – di dimostrare al mondo che questa nazione non è morta e che nessuno può rapire dei soldati italiani in acque internazionali. ADESSO!”. Insomma, per Casapound Italia la soluzione del caso dei due marò è l’invasione dell’India.
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