Camusso: “Governo liberalizza licenziamenti”

mio commento: il premier dice che è il giorno atteso da anni. Io gli chiedo, atteso da chi? Non certo dai Lavoratori! Non capisco se è lui che non c’entra nulla col pd o è il pd che si colloca in una parte decisamente sbagliata dello schieramento. Forse sono un po’ polemico, però voglio dire che mi dispiace per le moltissime anime che credono ancora di far parte di un partito che rappresenta una certa classe sociale. Comunque, per ricredersi c’è sempre tempo. Mario Piromallo

Jobs Act, Renzi: “Oggi è il giorno atteso da anni”. Camusso: “Governo liberalizza licenziamenti”
In Cdm i primi decreti attuativi della riforma del lavoro. La leader Cgil attacca: “L’esecutivo va nella direzione sbagliata”. Critica anche la Cisl. Via libera della Camera al Milleproroghe, ora passa al Senato per il varo definitivo

OMA – “Oggi è il giorno atteso da anni. Il Jobs Act rottama i cococo cocopro vari e scrosta le rendite di posizione dei soliti noti”. Il premier Matteo Renzi rilancia su twitter l’hashtag #lavoltabuona e ricorda a tutti che oggi è il giorno cruciale per il Jobs Act: il Consiglio dei ministri darà l’ok definitivo ai primi decreti attuativi della riforma del lavoro attraverso i quali si darà vita al nuovo contratto a tutele crescenti, alla riforma dell’articolo 18 e a quella degli ammortizzatori sociali.

La riforma ieri è stata promossa dall’Ocse e secondo l’organismo europeo “potrebbe far crescere il pil del 6% in 10 anni”. Resta invece fermamente contraria al provvedimento la Cgil che aveva manifestato la sua opposizione convocando uno sciopero generale a dicembre insieme alla Uil. “L’unico risultato sarà quello di aver liberalizzato i licenziamenti, di aver deciso che il rapporto di lavoro invece di essere stabilizzato sia frutto di una monetizzazione crescente”, afferma oggi la leader Cgil Susanna Camusso che aggiunge: “Il governo va nella direzione sbagliata”. Sulla stessa linea il segretario Fiom Maurizio Landini: “Siamo in presenza di una riforma che non migliora le condizioni di chi ha bisogno di lavorare”, afferma a margine dell’assemblea regionale dei metalmeccanici che si sta tenendo a Padova. Anche la Cisl parla di “grave errore del governo” sul mantenimento delle norme sui licenziamenti collettivi, che ormai viene data per certa. Per il segretario confederale della Cisl, Gigi Petteni, si tratta di “un segno di arroganza e di scarsa attenzione nei confronti di coloro che conoscono e rappresentano il mondo del lavoro”.

Critica sul Jobs Act anche Forza Italia. Il capogruppo alla Camera Renato Brunetta, che si conferma tra gli azzurri più critici verso l’esecutivo di Matteo Renzi, contesta “l’architettura complessiva degli interventi” e considera negativamente la scelta di abrogare alcune forme contrattuali, una decisione che contrasta, a suo giudizio, con l’impianto della legge Biagi.

Mentre il governo si appresta a varare i primi decreti attuativi sul Jobs Act la Camera ha dato il via libera al Dl milleproroghe che ora passa al Senato per il varo definitivo. Anche oggi non sono mancate in aula le proteste delle opposizioni: la Lega nord non ha partecipato al voto finale: “La Lega – ha spiegato il deputato del Carroccio Cristian Invernizzi – non parteciperà più se verrà messa la fiducia su un dl in prima lettura”.

fonte: La Repubblica
http://www.repubblica.it/politica/2015/02/20/news/jobs_act_renzi_oggi_giorno_atteso_da_anni_camusso_governo_liberalizza_licenziamenti-107755614/?ref=HRER3-1