Camera: ferie record 10 giorni di stop e a Natale tutti a casa

mio commento: forse è meglio che stiano tutti in ferie. Così, per almeno un paio di settimane…un po’ poco, restano in naftalina altre riforme che, per lo Stato Sociale di Diritto delle famiglie più povere e per  Lavoratrici e Lavoratori, non sono certo favorevoli. Mario Piromallo

Camera, ferie record ora 10 giorni di stop e a Natale tutti a casa. Opposizioni all'attacco
Montecitorio, un’immagine del Transatlantico 

Camera, ferie record ora 10 giorni di stop e a Natale tutti a casa. Opposizioni all’attacco

L’aula di Montecitorio si ferma per la legge di Stabilità La maggioranza: è prassi. Ma M5S, Sel e FdI insorgono

ROMA – A parte Fabio Rampelli – uno dei pochi ad ammettere che le ferie d’aula gli hanno permesso di portare la moglie per 48 ore a Praga a festeggiare l’anniversario di nozze – i deputati dicono che “è consuetudine”. Dieci giorni di pausa nel bel mezzo del mese di dicembre, un numero di sedute saltate che – al netto dell’Immacolata, dei sabati e delle domeniche – ammonta a cinque, pari a qualche centinaio d’ore di riposo. È vero che quando in commissione Bilancio si discute la legge di Stabilità, l’aula a Montecitorio viene sospesa. Per prassi. Però quest’anno c’è un’emergenza: le 29 fumate nere per eleggere i tre giudici della Corte Costituzionale e l’impegno a votare a oltranza, partito proprio dai presidenti delle Camere, Laura Boldrini e Pietro Grasso. I 5Stelle, Sel e Fratelli d’Italia in conferenza dei capigruppo la settimana scorsa hanno aperto lo scontro: no a incrociare le braccia in questo momento. Questione di opportunità, lasciamo perdere le vacanze. Sono stati battuti.

“Ad oltranza, sì… la prossima volta, c’è sempre una prossima volta. Questa è una pausa ferie che si doveva evitare”. Attacca Davide Crippa, grillino piemontese, classe 1979, che da domani, sulla base del meccanismo della rotazione, sarà il capogruppo dei deputati 5Stelle. “Gli interessi dei partiti fanno premio su tutto e si scatenano. Io credo che a favorire queste ferie sia stato il fatto che, poiché non riescono a uscire dallo stallo sui candidati improbabili per la Consulta, aspettano di accordarsi”. Legittimo? Proprio no, per i grillini, che denunciano lo scambio, gli aggiustamenti, i favori sulla manovra. “Così riallineano i dissidenti della maggioranza”, denuncia Crippa.

Nel fronte di chi contesta, le sensibilità sono tuttavia diverse. Ciccio Ferrara, Sinistra Italiana, in pausa a Napoli – “Ma torno mercoledì perché il Copasir si riunisce” – precisa che non ci sta a seguire la “deriva demagogica grillina sulle ferie”, però neppure a vedere “tutto ‘sto film sulla legge di Stabilità, per poi mettere la fiducia”.

D’altra parte però il capogruppo di SI, Arturo Scotto rivendica il merito di avere aperto il contenzioso-ferie nella riunione dei presidenti dei gruppi. “Bisognava continuare con il voto a oltranza sulla Consulta, quindi convocarsi post sedute della commissione Bilancio. L’abbiamo chiesto e richiesto e ci siamo trovati contro un muro”. Ora la fine delle ferie d’aula coinciderà con la ripresa del voto per i giudici costituzionali lunedì 14 dicembre, alle 15. Il 23, anti vigilia di Natale, le vacanze.
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fonte: la Repubblica