Cambogia: svenimenti di massa nelle fabbriche Nike e Asics

mio commento: il capitalismo, che non ha mai smesso di comandare, è tornato prepotente alla ribalta. Infatti Lavoratrici e Lavoratori di tutto il mondo sono costretti a dover essere sfruttati all’inverosimile con salari da fame. Questo è un caso che deve fare riflettere. La panacea è tornare a lottare per i diritti scippati ai lavoratori anche nel nostro Paese. Per evitare il decadimento, già in atto, l’Articolo 18 e lo Statuto dei Lavoratori devono essere ripristinati. Mario Piromallo

Corriere della Sera

Cambogia, svenimenti di massa nelle fabbriche della Nike e dell’Asics

Si lavora 10 ore al giorno in stanze surriscaldate, nel 2016 ci sono stati 1.160 ricoveri in ospedale. Un’inchiesta del britannico The Observer svela le condizioni di lavoro terrificanti in cui si producono i prodotti di marche famose

di Monica Ricci Sargentini

Le donne che lavorano nelle fabbriche cambogiane di alcune delle più note marche sportive, da Nike a Asics, soffrono di svenimenti a causa delle condizioni in cui sono costrette ad operare. Un’inchiesta pubblicata domenica 25 giugno su The Observer rivela che nell’ultimo anno più di 500 dipendenti di quattro diverse fabbriche che lavorano per Nike, Puma, Asics e VF Corporation sono state ricoverate in ospedale. L’episodio più clamoroso è avvenuto lo scorso novembre quando nell’arco di tre giorni sono svenute 360 operaie in una fabbrica che produce scarpe da ginnastica per la Asics nella provincia di Kamong Speu. Altre 150 lavoratrici hanno perso conoscenza in un laboratorio di prodotti Puma dopo che lo stanzone si è riempito di un denso fumo. In una fabbrica della Nike sono invece svenute 28 operaie mentre cercavano di fuggire da un incendio. A causare gli incidenti è spesso la mancanza di ventilazione e l’uso di prodotti chimici.

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