di Angelo Gerosa. Domenica 5 ottobre si terrà la sfida tra il renziano Callipo, il cuperliano Oliverio ed il vendoliano Speranza (nella foto). Arbitro
(garante elettorale) Luigi Incarnato, coordinatore regionale del PSI.
Il trentaduenne Gianluca Callipo parrebbe avere tutte le carte in regola per aggiudicarsi le primarie e candidarsi a governatore della Calabria: la grande e lunga amicizia con Matteo Renzi, la giovanissima età, l’attività da imprenditore, l’esperienza da consigliere comunale prima e sindaco poi di Pizzo Calabro.
Eppure il capofila dei renziani calabresi non dorme sonni tranquilli: il suo avversario PD Mario Oliverio, proprio nelle primarie che incoronarono Renzi, dimostrò di avere artigli da vecchio leone, garantendo a Cuperlo percentuali elettorali bulgare nel suo regno di San Giovanni in Fiore. Avversario veramente ostico, questo sessantunenne presidente della provincia di Cosenza, con alle spalle una carriera da politico di professione robusta quanto la sua amicizia con Massimo D’Alema.
Ma le primarie non saranno un derby PD. La candidatura di Gianni Speranza, appoggiata fin dalla prima ora da SEL, è tutt’altro che di bandiera. Il sessantenne docente di storia e sindaco di Lamezia Terme ha dimostrato grande energia politica e popolarità vincendo per ben due volte e contro ogni previsione le primarie prima e le elezioni poi in quella che era considerato una città di destra ed un “feudo” dell’illegalità.
Quanto questo simbolo della lotta alla ndrangheta sia capace di animare il confronto e conquistarsi la simpatia del pubblico l’abbiamo sperimentato anche noi nordmilanesi, alla festa di nazionale di SEL tenutasi recentemente al carroponte, seguendo il dibattito con il sindaco sestese Monica Chitto ed il sindacio di Reggio Emilia Luca Vecchi .
Non sfugge a nessuno il rilievo nazionale di questo test elettorale all’interno del centro sinistra.