Di Angelo Gerosa Dov’è finito il voto pentastellato?
La lettura di questo grafico appare molto interessante.
All’indomani del 24 febbraio 2013 scrivemmo che gli 8milioni e 700mila consensi raccolti da Grillo erano voti di protesta molto compositi ma soprattutto di frontiera con l’astensionismo.
Il voto del 25 maggio scorso pare confermare quel nostro giudizio.
A distanza di poco più di un anno Grillo perde la maggior parte dei suoi consensi, voti che in maggioranza ritornano nell’ovile dell’astensione.
Numeri impressionanti in quanto Grillo perde ben 4 milioni e 560 mila suoi vecchi elettori e di questi ben 2 milioni e 660 mila si astengono.
Una permeabilità tra voto di protesta ed astensione che non meraviglia.
Meraviglia invece la permeabilità con il Partito Democratico, che pur guidando il governo, raccoglie ben 1milione e 90mila di questi ex voti di protesta.
Ed a dimostrazione di quanto era variegata la composizione di quel voto troviamo 240 ex elettori grillini ora attratti dal messaggio razzista della Lega e, all’opposto, 120 mila loro colleghi attratti dal messaggio antirigorista della Lista Tsipras.
E’ come se tutti i nodi del riccioluto Grillo fossero venuti al pettine… E gli incontri avviati per trovare una alleanza con la destra europea fanno pensare che con le prossime sforbiciate si perderanno altri ricci di sinistra.