C. Fava: Italicum….SEL non è d’accordo

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Sel, messaggio a Matteo Renzi e al Pd
‘Con questo sbarramento niente alleanza’
Dal congresso del partito, Claudio Fava contro la soglia prevista dall’Italicum: «così il Pd perderà le elezioni». Per le europee sì alla lista con il simbolo del partito, ma «più larga». E se Monti vuole entrare nel centrosinistra lo faccia «non per convenienza ma per convinzione»

Claudio Fava, deputato e coordinatore della segreteria di Sel, dal congresso del partito avverte Matteo Renzi: «se l’Italicum resta con queste soglie di sbarramento, il Pd perderà un alleato e le elezioni». Per le europee Fava dice sì al simbolo di Sel e no quindi alla lista Tsipras (proposta da Camilleri, D’Arcais e Spinelli, e ripresa dai deputati indipendenti di Sel Airaudo e Marcon). Semmai, «si può fare una lista più larga, non come la “Sinistra l’arcobaleno”, ma che tra Tsipras e Schultz cerchi un’idea condivisa di europa».

Due cose ha detto Vendola, aprendo il vostro congresso. La prima sul Pd: «sono il nostro interlocutore, ma non la nostra resa». Insomma, alleati forse, ma non finirete, almeno finché non si fa un nuovo «soggetto della sinistra», nel Pd. Giusto?
«Esattamente».

E che succede se l’Italicum viene approvato con queste soglie di sbarramento ?
«Il Pd perderà un alleato e le elezioni. Ridurre la democrazia italiana a una parodia del bipartitismo è il mito fondativo del Pd e rischia di essere il suo fallimento».

Non teme l’irrilevanza politica di Sel?
«Se passa una legge come questa mi sembra irrilevante la politica tout court. Per noi la strada è in salita ma superi la china solo con un’offerta politica, non con una mediazione politicista».

E poi, la seconda cosa detta da Vendola: «Sel non deve avere paura di andare con il suo simbolo alle Europee». Farete così?
«Presumo e, a questo punto, spero».

Nel partito su questo c’è molto dibattito. C’è chi vorrebbe una lista più larga, già alle Europee, sostenendo Tsipras. La sinistra, così, andrà ancora divisa.
«Possiamo fare una lista più larga, più ricca, che tra Tsipras e Schultz non cerchi un gioco di equidistanze ma un’idea condivisa di Europa. Quella immaginata a Ventotene, per intenderci. Ma a un patto: che questa lista non diventi una riedizione della “Sinistra l’arcobaleno”. All’Europa serve un progetto politico alto, non un nuovo minoritarismo».

Avete invitato Renzi, al vostro congresso, ma anche Scelta Civica. Entrambi nei «partiti dell’area del centrosinistra». Avete cambiato idea rispetto all’anno scorso, Mario Monti potrà stare, soprattutto con l’Italicum, insieme a voi nel centrosinistra?
«La domanda va fatta a Monti, che sembra voler stare ovunque ci sia per lui uno scranno da cardinale».

Si, ma se decidesse di stare nel centrosinistra?
«Il centrosinistra non è un condominio con un amministratore che distribuisce le quote millesimali. È un campo e un progetto politico, aperto a chi quel campo e quel progetto condivide non per convenienza ma per convinzione. Che lo condivida anche Monti ho qualche dubbio».

fonte: l’Espresso
http://espresso.repubblica.it/palazzo/2014/01/24/news/sel-messaggio-a-matteo-renzi-e-al-pd-con-questo-sbarramento-niente-alleanza-1.149854