Bufera in Lombardia: lavoro in cambio di voti

mio commento: non c’è limite ai colpi di scena che ci propone questa “politica” che non so più come definire. Forse anche dire che è scandalosa è un complimento. mario Piromallo

Video sulle assunzioni, Maroni attacca Mantovani. Lui prima minaccia querele e poi si scusa

Il Pd lombardo annuncia una mozione di censura nei confronti dell’assessore di Forza Italia. Mantovani prima minaccia querele e poi chiede scusa: “Volevo solo stimolare l’ambizione dei giovani”

In Lombardia è bufera sull’assessore regionale alla Sanità, Mario Mantovani, dopo il video di Repubblica.it in cui l’esponente di Forza Italia promette posti di lavoro durante una manifestazione del centrodestra ad Arconate, la località del Milanese chiamata alle urne per eleggere il successore dello stesso Mantovani alla carica di sindaco. Il Pd presenterà “una mozione di censura ” nei suoi confronti “per il video inaccettabile su Repubblica.it in cui prometteva posti di lavoro in cambio di voti”, era stata la prima reazione del segretario regionale pd Alessandro Alfieri.

Durante questo suo discorso, passato in un primo tempo sotto silenzio ma poi ripreso e postato su YouTube sul canale della lista Cambiamo Arconate Cittadini Liberi, Mantovani dice testualmente: “Ho trovato tanti posti di lavoro. Adesso per esempio ho nelle mie disponibilità, perché voi me le avete consentite eleggendomi in Regione Lombardia, anche di segnalare delle persone. Ho bisogno di direttori generali, ho bisogno di persone che me lo chiedono. Anche lo Stomatologico di Milano me lo sta chiedendo. Io… come prima cosa mi vien da segnalare la gente di Arconate”.

La coordinatrice lombarda di Forza Italia, Mariastella Gelmini, ha sostenuto che non ci sono problemi sul ruolo di Mantovani, anche alla luce delle recenti inchieste giudiziarie sugli appalti in Lombardia che hanno gettato ombre anche sulla sanità. “A volte nell’ambito di un comizio capita di usare parole accese e toni forti – ha detto a proposito del video – Io non credo che Mantovani fosse in malafede. Credo che si sia fatto prendere dall’enfasi, ma sicuramente a posteriori, guardando quel video, le sue parole sono inopportune”.

Sul fronte dell’opposizione, alla netta presa di posizione di Alfieri, c’è da registrare quella, altrettanto dura dell’assessore alle Politiche sociali al Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino (“pensiero clientelare, farebbe bene a dimettersi”), e di Umberto Ambrosoli, il leader dell’opposizione in consiglio regionale (“cultura della politica come scambio e come clientelismo puro: è inqualificabile”). E sempre Alfieri: “Mantovani deve lasciare l’assessorato perché non ha vigilato sul funzionamento del sistema sanitario regionale, non ha chiesto la rimozione dei direttori generali coinvolti nelle inchieste e ha pubblicamente vantato la raccomandazione come metodo per ricoprire incarichi pubblici nella sanità”.

E il Movimento 5 Stelle lombardo ha incaricato un avvocato di valutare le dichiarazioni di Mantovani. Il capogruppo del M5S al Pirellone, Giampietro Maccabiani, ha commentato: “L’assessore Mantovani promette posti di lavoro in una dichiarazione che sembra avere caratteristiche ascrivibili al voto di scambio. Ci auguriamo che non abbia offerto una corsia preferenziale all’accesso a posizioni lavorative nella sanità della nostra regione”. Comunque, aggiunge Maccabiani, “su una uscita così grave devono essere fatti tutti gli accertamenti del caso”.

Anche il governatore Roberto Maroni aveva attaccato pubblicamente il suo numero due: “Ho visto il video. Ha sbagliato. Queste cose non si dicono e non si fanno, soprattutto con me: non importa l’appartenenza o la provenienza, le nomine sono fatte per le capacità e la professionalità delle persone”. Parole durissime che hanno indotto Mantovani a un sofferto dietrofront. Il primo commento, con tanto di mianncia di querele, era stato: “E’ in atto una inqualificabile azione di strumentalizzazione elettorale a danno della mia immagine”. Poi il ripensamento: “Se qualcuno ha inteso le mie parole come una raccomandazione, allora mi scuso”. E ha spiegato che le sue parole volevano essere un incitamento ai giovani per iniziare carriere importanti: l’assessore voleva “stimolare l’ambizione dei giovani”, perché “quando loro saranno classe dirigente io non sarò più in politica”.

Il video mostra Mantovani mentre interviene nella campagna elettorale che designerà il suo successore come sindaco di Arconate, il comune in provincia di Milano di cui è primo cittadino dal 2001. E lo fa promettendo posti di lavoro nel settore sanitario. Lo scorso 6 maggio Mantovani è intervenuto a un evento organizzato nella palestra delle scuole elementari per presentare la lista Arconate Migliore, che sostiene sua nipote Samanta Rellamonti e candida lo stesso Mantovani a consigliere comunale.

fonte: la Repubblica

http://milano.repubblica.it/cronaca/2014/05/20/news/pirellone_mozione_di_censura_del_pd_per_il_video_di_mantovani_l_assessore_c_accanimento-86661342/?ref=HREC1-15