Per riassumere 20 anni di storia basta poco: una serie infinita di annunci, tentativi falliti, scarsissimi risultati. Una storia fatta essenzialmente di proclami, quella delle dismissioni del patrimonio immobiliare dello Stato. La vendita in blocco di palazzi, caserme, fari e terreni di proprietà pubblica è stata indicata da ogni governo come la panacea per fare cassa e contrastare l’aumento del debito pubblico. L’ultima a rilanciare l’idea è stata il ministro Pinotti: “Siamo pronti a vendere 385 tra caserme e presidi”, spiegava il 16 marzo la titolare della Difesa.