Pioggia di rialzi alla pompa di benzina. Scioperi dei distributori in autostrada
I mercati internazionali dei prodotti petroliferi sono in ripresa e subito l’effetto si vede al distributore: Eni, Q8, Totalerg, Tamoil e Ip rialzano il listino. Dalle 22 di martedì 3 a giovedì 5 marzo incrociano le braccia i benzinai in autostrada
MILANO – Pioggia di rialzi sulla rete carburanti italiana alla vigilia di una due giorni di sciopero che porterà i distributori delle autostrade a incrociare le braccia.
Prezzi in ascesa. Con i mercati internazionali dei prodotti petroliferi ancora in decisa ripresa, infatti, a ritoccare i prezzi raccomandati sono state sabato Eni (+1,5 cent benzina e gpl e +1 cent il diesel), Q8 (+1,5 cent la verde), Totalerg e Tamoil (entrambe + 1 cent sulla benzina), a cui si è aggiunta oggi anche Ip, che dopo l’anticipo di venerdì ha alzato benzina e diesel di 0,7 e 0,6 cent.
Sul territorio, di conseguenza, prezzi praticati in crescita dappertutto. Secondo quanto risulta in un campione di impianti che rappresenta la situazione italiana per il servizio Check-up prezzi Qe, il prezzo medio praticato “servito” della benzina va oggi dall’1,663 euro/litro di Eni all’1,692 di Tamoil (no-logo a 1,499). Per il diesel si passa dall’1,579 euro/litro di Eni all’1,602 di Q8 (no-logo a 1,403). Il gpl, infine, è tra 0,587 euro/litro di Esso e 0,620 di Shell (no-logo a 0,569). Le punte massime sempre sul “servito”, osservate per tutti e tre i prodotti nell’italia meridionale, sono stabili a 1,658 euro/litro per il diesel e 0,646 euro/litro per il gpl, mentre risultano in salita a 1,766 euro/litro per la benzina.
Braccia incrociate. Si conferma intanto l’agitazione annunciata nelle scorse settimane da parte dei distributori della rete autostradale. “Il governo non ha fatto alcun passo verso di noi, dopo l’emanazione dell’atto d’indirizzo del 5 febbraio scorso, quindi non possiamo che confermare la due giorni di sciopero”, spiega a Repubblica.it il presidente di Faib autostrade (Federazione autonomia italiani benzinai), Antonino Lucchesi.
Il riferimento è al documento che regola le concessioni in scadenza nel 2015, circa 150 aree sulla rete di Autostrade, che secondo le associazioni dei benzinai è fortemente negativo in quanto non porta alcuna “modifica dei meccanismi delle gara per l’affidamento delle aree di servizio, finalizzata a contenere i livelli di royalty e abbattere i prezzi di vendita di carburanti e panini e caffè”. Secondo i calcoli delle associazioni, Faib Confesercenti, Fegica Cisl ed Anisa Confcommercio, dopo la “privatizzazione” delle autostrade, in appena 6 anni, “dal 2002 al 2008, le royalty pretese e incassate dai concessionari sulle vendite dei carburanti presso le aree di servizio sono aumentate – grazie anche alla compiacenza dei petrolieri – dalle vecchie 25 lire al litro agli ancora attuali 18 centesimi di euro al litro medi: un incremento inaudito quanto ingiustificato di circa il 1400%”.
“Se i concessionari fossero ricondotti nell’alveo delle regole e della semplice ragionevolezza, esaurendo le loro pretese con i pedaggi che invariabilmente aumentano al 1 gennaio di ogni anno, e quindi fosse azzerato il peso delle royalty sui carburanti e razionalizzata la rete, il prezzo di benzina e gasolio venduti in autostrada potrebbe scenderebbe immediatamente tra i 16 ed i 20 centesimi di euro”, dicono ancora le associazioni.
Lucchesi spiega che in agenda c’è un incontro con le Regioni, che in quell’atto d’indirizzo a quanto pare non hanno potuto mettere becco. “Anche le nostre osservazioni, espresse al governo prima della pubblicazione dell’atto, non sono state minimamente ascoltate”. Ora, per la Faib, se il governo “considera veramente i servizi in autostrada come un servizio pubblico, lo deve dimostrare. Diversamente, lo dica chiaramente e anche noi ci comporteremo di conseguenza”.
Tecnicamente, lo sciopero prevede lo stop alle aree autostradali dalle ore 22.00 di martedì 3 fino alla stessa ora di giovedì 5 marzo.
fonte: la Repubblica
http://www.repubblica.it/economia/2015/03/02/news/pioggia_di_rialzi_alla_pompa_di_benzina-108535772/