Renzi: non è una sconfitta mia ma della sinistra…
mio commento: di quale sinistra sta parlando? Il Pd è certamente un partito che annovera, nella base, ancora persone che si collocano a sinistra. Ma basta guardare le ultime riforme fatte da questo governo per ammettere che nel Pd attuale di sinistra non c’è drammaticamente più nulla. Mario Piromallo
Ballottaggi, Brugnaro nuovo sindaco di Venezia. Il Pd perde anche Arezzo. Affluenza al 47%
Elezioni comunali, 78 città al secondo turno. Il centrosinistra perde la città lagunare, ma anche Arezzo, Matera, Fermo e Nuoro. Solo nelle città siciliane si vota anche di lunedì, fino alle 15
di ALESSIO SGHERZA
ROMA – Brutte notizie per il centrosinistra dai ballottaggi delle elezioni comunali: Venezia, Arezzo e Matera passano al centrodestra, Fermo a un candidato di due liste civiche e Nuoro alla coalizione guidata dal Partito Sardo d’azione. Il Pd da parte sua riconquista Trani e Mantova. Dopo il voto per le regionali di due settimane fa, nuova frenata di consensi per il centrosinistra a guida dem, con risultati tutt’altro che brillanti.
La sfida più importante e politicamente significativa era quella di Venezia, dove Luigi Brugnaro sarà il nuovo sindaco. Il centrodestra al ballottaggio riconquista così la città lagunare, battendo Felice Casson, vincitore delle primarie di centrosinistra. Lo scandalo Mose e l’arresto del sindaco Orsonihanno spalancato – come era stato ipotizzato – la strada a Brugnaro. Lo scarto tra i due non è stato enorme: 53% a 47%, ma è la certificazione che a Casson non è bastato il pur netto vantaggio del primo turno (38% a 28%), visto che su Brugnaro si sono riversati i voti dei vari candidati di centrodestra, quello leghista in primis.
Il centrosinistra a sorpresa è stato battuto anche ad Arezzo, dove Matteo Bracciali (Pd e civiche) dopo un lungo testa a testa ha ceduto al suo sfidanteAlessandro Ghinelli per circa 600 voti. Addirittura, dopo 87 sezioni scrutinate su 97, i due avevano un identico numero di preferenze. Arezzo è una roccaforte della sinistra, con il sindaco ‘rosso’ eletto al primo turno nelle ultime due tornate: già un testa a testa così stretto equivaleva a una sconfitta. Inoltre Matteo Renzi si era speso più di una volta per Bracciali, anche durante i comizi per le Regionali, come in quello di chiusura con Rossi.
Ma per il centrosinistra arrivano altre brutte notizie: a Matera Raffaello Giulio De Ruggieri batte il sindaco dem in carica; a Nuoro, la coalizione regionalista con Partito Sardo d’azione e La Base strappa la città al Pd, riuscendo a eleggere Andrea Soddu; a Fermo poi Paolo Calcinaro (sostenuto da due liste civiche) supera nettamente il candidato di centrosinistra, che così perde anche il comune marchigiano.
A Lecco Virgino Brivio (centrosinistra) ha vinto il ballottaggio con quasi il 55%. Anche a Trani il centrosinistra ottiene la vittoria (la città era amministrata dal centrodestra), con Amedeo Bottaro che tocca il 75% delle preferenze. Il centrosinistra vince anche a Mantova (con Mattia Palazzi) e a Macerata (conRomano Carancini). Il Veneto si conferma una regione ‘no’ per il centrosinistra: oltre a Venezia, Rovigo va a Massimo Bergamin (sostenuto da Lega e Fi). Il centrodestra conferma anche Chieti, con Umberto Di Primio.
Tre città vanno al Movimento 5 Stelle: i candidati grillini vincono in tre comuni superiori, ovvero Porto Torres, Quarto e Venaria Reale.
SPECIALE COMUNALI / CAPOLUOGO / SUPERIORI
Affluenza sotto il 50%. Alle urne erano chiamati quasi due milioni di italiani per i ballottaggi in 78 Comuni, di cui 12 capoluoghi di provincia, in una domenica contrassegnata dal maltempo al Nord e dal sole al Sud. Ma di quei due milioni, sole o pioggia che fosse, meno della metà sono andati effettivamente a votare. Si conferma così l’unica costante delle ultime elezioni italiane: l’affluenza bassissima. Per i ballottaggi oggi solo a Matera e Chieti (tra i capoluogo) si è superato il 50% dei partecipanti al voto. L’affluenza complessiva si è fermata al 47,1, con il picco negativo a Trani, fermo al 37%.
Ancora più netta la flessione in Sicilia, dove però si vota anche domani: alle 19 aveva votato nell’isola solo 17,86%, contro il 36% del primo turno.
Curiosità: a Venezia problemi con l’alta marea. La punta massima di mare a 95 centimetri a Venezia durante ha portato all’allagamento parziale dell’androne dell’istituto Algarotti, seggio elettorale, sprovvisto di passerelle. Per consentire ad alcune persone di recarsi al voto una signora ha portato un carretto per le merci e si è improvvisata traghettatrice per consentire di superare il tratto d’acqua alta.
fonte: la Repubblica
http://www.repubblica.it/politica/2015/06/14/news/comunali_ballottaggi_venezia_arezzo_lecco_mantova_risultati_casson_brugnaro-116866843/?ref=HREA-1