Esattamente un anno fa, nel commentare le stime miliardarie che la stampa specializzata avanzava a proposito del valore dei terreni dismessi dalla Falck pubblicammo un articolo che sosteneva la non credibilità di tali valutazioni (leggi nostro articolo del 6 febbraio 2013).

Oggi la notizia è che la contesa sul prezzo di compravendita dell’area avvenuta nell’estate del 2010 è entrato nel vivo ed il Tribunale di Milano tra pochi giorni dovrà esprimersi sulla richiesta di Sesto Immobiliare e cioè dell’acquirente di avvalersi per la cifra di 240 milioni su Risanamento e cioè sul venditore. Oggetto del contendere, manco a dirsi, i costi di bonifica.

Ricordiamo che la compravendita avvenne al valore di 405 milioni di euro e quindi la cifra oggetto della contesa è pari a ben il 60% di quanto pattuito.

Una situazione che a noi pare confermare la nostra (facile?) profezia e cioè che le aree dismesse sono un problema, non un affare.

Angelo Gerosa