Anpi, Patria Indipendente: Memoria, non basta un giorno

Anpi, Patria Indipendente: Memoria, non basta un giorno

Albertina Soliani

Il 27 gennaio si fa carico della storia intera e del futuro che abbiamo di fronte, ma se non rinnoviamo quotidianamente l’impegno ogni celebrazione è vana

Giorno della Memoria

27 gennaio 1945, l’Armata rossa apre i cancelli di Auschwitz

C’è qualcosa che inquieta intorno al Giorno della Memoria. Possibile che vi sia stato bisogno di una legge per ricordare l’Olocausto? La legge n° 211 del 20 luglio 2000, il giorno anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz. Forse che i popoli europei non ricordano per sempre l’orrore che li ha attraversati? Come può essere accaduto? Cinque anni dopo, il 1° novembre 2005, l’ONU ha fatta propria questa giornata a livello mondiale. Il 27 gennaio non può essere solo il Giorno della Memoria. Se ricordare, conoscere, riflettere è necessario, ancor più necessario è l’impegno.

La Repubblica, dice la legge all’art. 1, «riconosce il giorno 27 gennaio Giorno della Memoria, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati».

Rastenburg, 20 luglio 1944 all’interno della italiano “Tana del Lupo”, il quartier generale di Hitler, alcuni politici tedeschi e militari della Wehrmacht, tentarono eliminare il numero uno del nazismo per negoziare una pace separata con gli Alleati (wikipedia)

Il 20 luglio  è l’anniversario del fallito attentato a Hitler. C’è molto da sapere intorno a quella parte del secolo scorso. Fare memoria vuol dire innanzitutto conoscere.

In questi giorni si diffondono letture, film, spettacoli. Non basta, occorre impegnarci oggi e per tutto l’anno perché non accada più quell’orrore. Occorre studiare la storia del 900 nella scuola italiana, per capire l’origine del nazifascismo. Per scoprire ciò che non avremmo mai voluto sapere, il consenso popolare, le delazioni e i tradimenti dei vicini di casa, l’indifferenza dei comuni cittadini.

Occorre conoscere la Costituzione, attraverso l’educazione civica, anch’essa istituita con legge, per fare propri i fondamenti della dignità umana, della libertà, dell’uguaglianza.

Occorre indagare la storia contemporanea, la cultura, le paure che inducono ancora oggi molte persone, e la stessa politica, a veicolare razzismo e antisemitismo…per continuare a leggere cliccare: https://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/anniversari/memoria-non-basta-un-giorno/