® L‘Hinterland milanese, almeno la prima cintura del capoluogo lombardo, si tinge di verde azzurro. Il centrodestra a trazione leghista, con la storica conquista di Cormano, amministra tutti i comuni di prima fascia. E’ un voto dal forte significato politico che dà il senso del cambiamento in atto nel Paese, ma deve essere letto anche per il giudizio negativo dato dagli elettori alle amministrazioni di centrosinistra.
E’ stata sconfitta un’idea e una pratica del governare ancorata al municipalismo del novecento che, pur partendo da considerazioni e valutazioni nobili e oggettive, non ha saputo rinnovarsi. E’ stata sconfitta una politica legata ad un sistema di welfare che sempre più alle prese con le ristrettezze economiche e finanziarie dei comuni si è ridotta a pochi, senza allargare l’orizzonte verso le nuove povertà e i nuovi bisogni.
In periodi di magra la parola d’ordine fuorviante e odiosa “Prima gli Italiani”, piuttosto che prima i sestesi o i cinisellesi ha fatto breccia. Alle difficoltà si è reagito con una guerra tra poveri, e alla fine il si salva chi può ha dato i suoi frutti. Il centrodestra ha saputo cavalcare tutto ciò, il centrosinistra apparso stanco e privo di idee si è arreso già prima del voto.
E’ successo a Sesto, piuttosto che a Cinisello e cosi via. Questa prima lettura non impedisce di ripetere ciò che avevamo scritto dopo i risultati del primo turno. Laddove il centrosinistra ha saputo leggere e governare le novità si è tranquillamente confermato. Il dato politico conferma che il centrosinistra perde ma non crolla, il centrodestra vince ma non stravince. Il M5S non pervenuto. Come sempre tutti soddisfatti. Il Pd per la riconquista dei Livorno, Il M5S per la conquista di Campobasso, La Lega per la conquista di Ferrara.
Per la serie: “Li ho visti abbracciarsi come bimbi nel parco della luna tutti e due con una valigia nella mano con l’aria di chi deve partire e andare lontano oppure morire, in silenzio, sparire piano piano sopra il loro cavallo di legno con la loro pelle scura nella mano. Adesso Sonni Boi e la sua donna Fortuna, saranno a metà strada tra Ferrara e la luna“. (L. D.)