A Milano, ci dice una ricerca di una nota società immobiliare, servono 13 anni di stipendio per comprare una casa.
E, visto che li stipendio medio a Milano è di 29.000 euro che, moltiplicato per 13 fa poco più di 350.000 e poco meno di 400.000 euro, il dato sembra azzeccato.
Solo che…Solo che su quei 29.000 euro ci paghi le tasse, e allora gli anni diventano 17 e rotti. Solo che con quei 29.000 euro (lordi) ci devi anche mangiare, bere, comprare vestiti e magari qualche serata con gli amici.
E allora gli anni da 13 diventano 26,o 30, o forse non diventano proprio. Neanche se gli stipendi medi in famiglia sono due.
Insomma, a Milano, una casa ormai te la compri solo se mamma è papà ti danno una mano, insomma se stai già piuttosto bene di tuo. Se invece lavori e basta, non ce la fai.
E questa è la più grave delle ingiustizie, una città dove cresce la rendita immobiliare e si blocca l’ascensore sociale. Forse, anche senza forse, è arrivato il momento di dire basta e mettere la parola fine agli “investimenti” di chi la città la compra ma non la vive.
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