Composto da deputati provenienti da Gue, Greens e S&D punta ad essere un luogo di discussione per creare ponti tra deputati che hanno visioni complementari. Ma anche di condurre battaglie comuni, come quella contro il Ceta, il libero scambio tra Ue e Canada
Bruxelles – Lavori in corso a sinistra anche nel Parlamento europeo. Un gruppo di circa 100 deputati dei gruppi della Gue/Ngl, dei Greens e degli S&D hanno deciso di dare vita al Progressive Caucus che, spiegano, sarà uno spazio di dialogo che avrà lo scopo di “analizzare le differenze e costruire ponti tra i progressisti”. Il gruppo non sarà soltanto dedicato all’analisi teorica ma anche a unire questi tre gruppi, o comunque parte di essi, in battaglie comuni. E la prima è quella in opposizione al Ceta, l’accordo di libero scambio tra Ue e Canada, che il Progressive Caucus vorrebbe respingere. Nello steering committee dell’organismo anche due italiani: Sergio Cofferati e Curzio Maltese.
“Veniamo da tradizioni politiche differenti e anche da visioni differenti dell’integrazione europea, ma siamo d’accordo sul fatto che abbassare stipendi e ridurre i diritti diritti mette in pericolo la democrazia”, spiega il tedesco Fabio De Masi della Die Linke nella conferenza stampa di lancio dell’iniziativa. Per il socialista francese Guillaume Balas questo “spazio di discussione tra progressisti che possono avere obiettivi complementari o magari differenti”, è “strategico” in quanto “può rappresentare la sinistra del futuro”. “Finora non c’era una vera piattaforma per discutere insieme materie importanti per noi come il Ceta”, aggiunge la verde francese Eva Joly secondo cui il Progressive Caucus è una “piattaforma per l’alternativa”.