Addio a Giovanni Berlinguer. L’ex deputato aveva 90 anni
Il fratello del leader comunista Enrico è morto a Roma. Lasciò il partito dopo lo scioglimento dei Ds. Allestita camera ardente in Campidoglio. Il cordoglio del mondo politico
ROMA – È morto nella notte a Roma Giovanni Berlinguer. Aveva 90 anni. Nato a Sassari il 9 luglio 1924, figlio dell’avvocato e politico Mario, fratello del leader comunista Enrico, è stato un medico e un deputato per tre legislature con il Pci.
Il feretro sarà accolto in Campidoglio dove oggi, dalle ore 18 alle 20, e domani, dalle ore 8 fino alle 20, sarà allestita la camera ardente nella sala della Protomoteca. I funerali si terranno mercoledì 8 aprile alle 10 al teatro della facoltà di Lettere dell’università Sapienza.
La vita. Dall’inizio degli anni Cinquanta, Giovanni fu insieme al fratello Enrico una delle più note personalità del Partito comunista italiano. Da studente, fu segretario e presidente della Uis (Unione Internazionale Studenti) fra il 1949 ed il 1953.
Dal 1965 sino al 1969 Giovanni Berlinguer fu consigliere provinciale di Roma. Sempre nel 1965 divenne membro – sino allo scioglimento – del comitato centrale del Pci, nelle cui liste venne eletto deputato nel 1972, nel 1976 e nel 1979. Nel 1983 fu eletto al Senato a Iglesias. Fu confermato nel 1987 in Toscana. Ancora nel 1983 divenne consigliere del Comune di Roma, carica ricoperta sino al 1985.
Personalità di primo piano della cultura italiana, Giovanni Berlinguer contribuì con la sua attività di docente di medicina sociale e con i suoi libri a diffondere la cultura scientifica e all’analisi critica del sistema sanitario italiano. Fu eletto nel 1999 Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana e nel 2001 ricevette la Medaglia d’Oro ai benemeriti della Cultura e dell’Arte.
Nel maggio 2007, dopo lo scioglimento dei Ds che porterà alla nascita del Partito democratico, lasciò il partito e aderì a Sinistra Democratica di Fabio Mussi. Fino al maggio 2009 fu deputato al parlamento europeo di Strasburgo, come componente del gruppo del Partito socialista europeo (Pse).
Il cordoglio. “Con la morte di Giovanni Berlinguer perdiamo un punto di riferimento, un politico di valore e un uomo di cultura dalla profonda umanità. Voglio esprimere il mio sentimento di profondo cordoglio e quello della Regione Lazio ai suoi familiari”. Lo afferma in una nota il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
Su Twitter, è il leader di Sel, Nichi Vendola, a scrivere: “Una persona di sinistra mite ma combattiva, curiosa del futuro, non sopportava i pregiudizi. Per lui scienza e politica erano e dovevano essere al servizio del bene comune. Un bella persona. Ciao Giovanni #Berlinguer”.
Sempre su Twitter, il saluto dell’europarlamentare Sergio Cofferati (Pse): “Con Giovanni #Berlinguer se ne va un uomo di grande cultura e politico esemplare dai solidi valori”.
Un altro eurodeputato Pd, Goffredo Bettini, dice: “Una grande perdita per la cultura e la politica italiana. Ho avuto l’onore di collaborare con Giovanni in diverse fasi della vita. Ne ho potuto apprezzare l’umanità, la trasparenza, la schiettezza delle opinioni e la straordinaria capacità di produrre idee”.
In una nota, il sindaco di Roma, Ignazio Marino, dichiara: “Da studente di medicina, negli anni Settanta, conoscevo bene il suo lavoro e la sua passione nel diffondere l’importanza dei valori della scienza nella nostra società. Ammirai la caparbietà con cui si impegnò a sostenere la legge sulla chiusura dei manicomi e ne parlammo molte volte quando divenni presidente della commissione d’inchiesta sul Servizio sanitario nazionale del Senato e mi occupai della chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari. La vicinanza del Campidoglio alla famiglia è massima e ospiteremo qui la sua camera ardente oggi e domani”.
fonte: la Repubblica
http://www.repubblica.it/politica/2015/04/06/news/morto_a_roma_giovanni_berlinguer-111307806/?ref=HREC1-2