Valentina è morta a 32 anni a Catania, per una complicazione al feto che aveva in grembo, al quinto mese di gravidanza. Da quanto si sa dai familiari della donna , il medico si sarebbe rifiutato di intervenire sul feto perché obiettore di coscienza: “Non intervengo fino a che il feto è vivo”, avrebbe detto alla famiglia. La vicenda la chiariranno gli inquirenti e la magistratura.
Ora non ci sono più i gemelli che aveva in grembo e non c’è più Valentina. A che punto è la notte dei diritti in questo Paese? Non è possibile che possano accadere simili assurdità in Italia e nel servizio sanitario pubblico. Non basta mandare gli ispettori: vogliamo sapere la situazione della reale applicazione della legge 194 negli ospedali italiani a tutela della salute della donna, e la ministra Lorenzin ne dovrà rispondere.