Articolo di Redazione – di Renzo Baricelli
A me pare che non bisogna lasciarsi impressionare da giornali e telegiornali (questi ultimi hanno ancora una grande influenza sull’orientamento di parecchi milioni di persone).
Ovviamente la destra ne approfitta per dare l’impressione di avere stravinto ma non è così.
Si sbaglierebbe vedere solo la superficie di una realtà sociale, culturale e politica che, invece, va esaminata con molta attenzione. Andranno studiate le ricerche e le analisi di questa realtà italiana che già cominciano ad essere pubblicate e al contempo, per capire meglio la situazione, va organizzata e condotta una riflessione sui bisogni e problemi che gravano sulle condizioni di vita e di lavoro.
In testa a tutti i problemi c’è la necessità di fermare la guerra e di costruire la pace con le trattative, unica via per soluzioni positive, illusorio pensare che si possano trovare soluzioni per gli altri grossi problemi se la guerra continua e se non si ferma la corsa al riarmo.
Il cambiamento del clima; il lavoro; l’inflazione che alza i costi di mutui, affitti, bollette, prezzi dei generi di prima necessità; il sistema sanitario; la scuola; i trasporti!
Non sarà possibile risolvere tutto questo e nemmeno iniziare a risolvere se non si pone fine alla guerra e ai costi tremendi della guerra in vite umane, distruzioni, speculazioni.
Con la guerra anche le povertà crescono e si estendono; anche diritti e libertà vengono ristretti, perciò lotta per la pace e lotte per allargare e praticare i diritti e le libertà sancite nella Costituzione Repubblicana non sono in contraddizione ma insieme si rafforzano.
In particolare diritti, libertà e partecipazione dei lavoratori per determinare le scelte delle politiche economiche e sociali dell’Italia.
Per costruire lo scenario di un futuro migliore è necessaria la più ampia partecipazione e impegno per imporre le scelte giuste.
Sappiamo che …
*La crisi dei rapporti pacifici tra gli stati più potenti della terra ha imboccato la via dello scontro armato. Questo è un fatto!
*L’enorme costo di guerre e armamenti viene pagato dai lavoratori, dai ceti medi, dai più poveri e più sfrutta in ogni paese del mondo.
*Con i soldi di 10 giorni di guerra si potrebbe sfamare e curare milioni di bambini nel mondo.
*I “mercati finanziari” ricercano continuamente il massimo profitto che si fa investendo negli armamenti e, nel contempo, speculando sulle guerre.
*I “mercati” sono dominati da non molte persone con tanto di nome e cognome: sono super ricchi e potenti che in questo modo realizzano, in brevissimo tempo miliardi di extra profitti.
Non parlo di complotti. Parlo di fatti che tutti conoscono.
Tutti sappiamo che solo con la partecipazione e con l’impegno dei tanti si possono determinare il futuro di cui l’Italia ha bisogno!