Pasdaran all’attacco: “Se l’offensiva di ieri, pilotata dal Cavaliere e messa in atto dai più noti esponenti del PdL, tende a far cambiare la decisione del Pd di votare l’incandidabilità del senatore Berlusconi, la mia opinione è che si tratta di una via senza uscita. Quella decisione è stata infatti assunta, forse per la prima volta nella sua storia, con il concorso convinto di tutte le componenti del partito ed espressa con nettezza da Epifani” (Emanuele Macaluso).
Qui l’articolo dell’unitàSpiragli di buon senso e umanità, tra i ruggiti delle pecore? “Non più sotto forma stretta di larghe intese, alcuni ministri potrebbero garantire al governo Letta di arrivare al 2015 (superando quindi il semestre europeo a guida italiana) con una nuova legge elettorale e, forse, un rinnovamento determinante nel centrodestra in una forma di partito moderato”
Qui l’altro articolo dell’UnitàAbile sottigliezza dello scudiero? “Capisco la tigna di Berlusconi, sul piano emotivo, umano, psicologico: ma concretamente non lo porterà da nessuna parte. Sarò anche pessimista, ma questa volta credo sia davvero finita”. Una cosa così detta da Vittorio Feltri? Può essere per un solo motivo (scaramanzia, da non sottovalutare, a parte): se il cavaliere perde, per lui (cavaliere) non cambia niente, se vince, si rafforza la sua aura di invincibilità.
Qui l’articolo del fatto quotidiano