7 giugno 1953 – Non passa la legge truffa

Alle elezioni del 7 giugno 1953 viene respinta la cosiddetta “legge truffa”. Tutto comincia nel mese di gennaio del 1953 quando viene approvata dalla Camera una nuova legge elettorale, che conferisce il 65% dei seggi parlamentari al partito o al raggruppamento di partiti che ottenga più del 50% dei voti. La sinistra, che l’ha definita “legge truffa”, ha tentato d’impedirne l’approvazione con una grande mobilitazione in Parlamento e nelle piazze. Alla Camera le opposizioni hanno presentato ben milleseicento emendamenti. Durante la sua discussione al Senato, nell’aprile 1953, la tensione tra i due schieramenti tocca l’apice con quaranta minuti di insulti e schiaffi. Dopo la sua approvazione la battaglia si sposta nei seggi elettorali e la legge truffa non passa. Alle elezioni del 7 giugno 1953, infatti, la DC arretra e per poche migliaia di voti il raggruppamento dei partiti di governo resta senza premio di maggioranza. La legge elettorale verrà cambiata circa un anno più tardi.